(Zimbabwe) Notizie via satellite per favorire il "pluralismo" (Misna)
“Ora i telespettatori dello Zimbabwe potranno scegliere” dice alla MISNA Temba Hove, presentatore di un’emittente che promette di fare informazione nell’interesse dei cittadini. I programmi cominceranno oggi pomeriggio alle sei, 12 giorni prima di elezioni legislative e presidenziali cruciali per il futuro del paese.
L’idea, sviluppata in Sudafrica da produttori e giornalisti tutti originari dello Zimbabwe, è ampliare l’offerta contrastando allo stesso tempo l’egemonia dell’emittente statale Zbc. “Lo faremo via satellite – spiega Hove – raggiungendo fino a sette milioni di spettatori attraverso decoder economici già diffusi in moltissime case”. 1St Tv, questo il nome dell’emittente, occuperà frequenze utilizzate fino a poche settimane fa dalla rete sudafricana Sabc. “Il cambiamento – sottolinea Hove – si avvertirà subito: film, talk show e notiziari sono pensati appositamente per lo Zimbabwe e realizzati grazie al contributo di giornalisti e collaboratori che si trovano nel paese”. Secondo i giornalisti di 1StTv, l’emittente “favorirà il pluralismo”, non sosterrà alcun partito e “imporrà a tutti un tetto del 40% per l’acquisto degli spazi pubblicitari”.
Non manca, però, chi vede nel progetto un tentativo di condizionare le elezioni. Il produttore Andrew Chadwick è stato responsabile comunicazione del primo ministro Morgan Tsvangirai, il 31 luglio sfidante principale del presidente Robert Mugabe. Un portavoce del partito del capo dello Stato, lo Zanu-Pf, ha detto che 1StTv “non è benvenuta” perché “ostile”. Secondo il portale di informazione Africa Review, sui finanziatori dell’emittente c’è le bocche sono cucite. Almeno per ora non sono state rivolte accuse né agli Stati Uniti né all’Inghilterra, artefici del regime di sanzioni in vigore dal 2002 nei confronti di Mugabe e dei suoi collaboratori più stretti.