(Pakistan) Nuovo anticipo presidenziali, ora previste il 30 luglio (Misna)
Il partito del presidente pachistano uscente ha dichiarato il boicottaggio delle prossime elezioni per il capo dello stato. A motivarlo sarebbe la scarsità di tempo, che renderebbe difficile predisporre una campagna che porti con qualche possibilità di successo a un confronto con il candidato del partito di maggioranza, la Lega musulmana-N, e dall’altro più accreditato partito dell’opposizione, il Tehreek-e-Insaf.
Lo ha annunciato Raza Rabbani, candidato del Pakistan People’s Party (Partito popolare del Pakistan, Ppp) dopo che il voto, già anticipato al 6 agosto dalla data naturale del’8 settembre, è stato ulteriormente avvicinato al 30 luglio. Una scadenza approvata dalla Corte Suprema su richiesta della Lega musulmana, per la prevista partenza di diversi parlamentari per l’Arabia Saudita alla fine del mese di Ramadan. Un fatto di cui era impossibile non tenere conto, dato che il presidente viene eletto con la maggioranza di tutti i membri delle due camere del parlamento centrale e dalle quattro assemblee provinciali. Tuttavia, è una decisione che alimenta ulteriormente le critiche del Ppp, dato che soltanto il 22 agosto si terranno le elezioni suppletive per riempire i vuoti presenti nei seggi del parlamento federale e dei parlamentini provinciali. Il voto di martedì, quindi, sarà qualificato soltanto se una schiacciante maggioranza dovesse votare per un solo candidato, altrimente si aprirebbero ulteriori spazi di incertezza nella già turbolenta politica pachistana.
Il presidente in carica Asif Ali Zardari ha da tempo comunicato il suo disinteresse per una candidatura, ma l’ex partito di governo di cui è co-presidente è in evidente difficoltà a proporre un candidato di punta, dopo la pesante sconfitta nelle elezioni del 5 maggio scorso.