Giudizio storico. Anche il Ghana ha la sua crisi valutaria
Scrive L'Osservatore Romano (9 febbraio 2014): La Banca centrale del Ghana ha introdotto limiti nell'acquisto di dollari americani e, allo stesso tempo, aumentato i tassi di interesse. Le misure sono una prima risposta a una crisi valutaria per molti versi analoga a quella sperimentata da altri Paesi emergenti. Il governatore della Banca centrale, riferisce la stampa locale, ha annunciato un divieto di prelievi per oltre 10.000 dollari. L'acquisto di valuta straniera dovrà, inoltre, essere motivato. Per attrarre investimenti esteri e sostenere la domanda della moneta nazionale, il cedi, l'istituto centrale ha parallelamente portato i tassi di interessi al 18 per cento. Nell'ultimo anno, il cedi ha perso quasi un quarto del suo valore. A questa dinamica hanno contribuito il calo dei prezzi dell'oro e del cacao, i due principali prodotti di esportazione del Ghana, ma anche le ultime scelte di politica monetaria degli Stati Uniti. Il brusco calo delle valute di molti Paesi è stato favorito dal tapering, la riduzione degli stimoli della Federal Reserve, che ha abbassato la liquidità disponibile penalizzando anche gli investimenti nei Paesi emergenti.