(Credere nella politica e nella democrazia) Rifondazione 5 (Marco Emanuele, 25 aprile)

25.04.2013 18:43

Ci vuole un pensiero complesso, libero e creativo per guardare al di là di ciò che, paradossalmente, ci rende sicuri di noi: la riduzione, la semplificazione della complessità della vita. Il problema non è semplicemente quello di superare la riduzione e la semplificazione (tentazione secondo me ineliminabile della natura umana vivente in ciascuno di noi) ma è quello di reimparare la globalità, le sue difficoltà e la sua bellezza.

L'alterità aiuta. I rapporti fra le persone, infatti, ri-creano in profondità, andando oltre le superficialità che ben poco ci dicono di noi e di ogni altro. L'alterità è un laboratorio di senso e di progetto umano, è il principio fondamentale della comunità. Nell'alterità scopriamo le differenze che ci fanno scoprire le nostre limitatezze e l'indispensabilità dell'altro; siamo creati, infatti, per ritrovarci nell'altro come specchio di noi, per continuare il processo infinito della creazione. Solo nell'alterità scopriamo il valore aggiunto delle differenze che compongono il mosaico informale della complessità, del quale non abbiamo mai soluzione perchè la complessità è sempre il risveglio ad un problema. Ma ciò non significa, sia chiaro, che la vita è solo difficoltà; tutt'altro, risvegliarsi ad un problema significa trovare sempre la curiosità di cercare domande, moderando il più possibile la tentazione auto-referenziale di imporre risposte.