(Credere nella politica e nella democrazia) Rifondazione 3 (Marco Emanuele, 22 aprile 2013)
Quando penso ai partiti e ai movimenti penso alla organizzazione del consenso; questa breve riflessione si concentra sul senso del consenso.
Consenso è condivisione di un percorso comune, di un cammino; si deve rifondare l'idea di consenso, nel quadro della rifondazione della politica e della democrazia. Il consenso, nella realtà globale percorsa dalle differenze "inter-in-dipendenti", non può essere unanime, pena l'innaturale cancellazione delle differenze stesse. Il consenso, allora, è un processo di ricerca di condivisioni possibili di prospettive comuni che non ha mai fine, soprattutto non si esaurisce nel momento elettorale e nella scelta di un partito o di un movimento per garantire la rappresentanza democratica.
Il consenso, come cammino e ricerca, genera la partecipazione e la definisce. Partecipare significa riappropriarsi continuamente del processo democratico, comprendendone e praticandone i livelli - compresenti in esso e continuamente costitutivi (dunque ricostitutivi) dello stesso - della mediazione dei rapporti di forza e degli interessi particolari (ineliminabili) e della liberazione della progettualità integrata e partecipata. Partecipare significa avere coscienza e consapevolezza dei problemi e delle sfide (ormai planetari) che "discutono" la certezza del processo democratico (e il senso stesso, la natura, dello Stato per come lo conosciamo), rendendo la partecipazione l'elemento che può evitare che la naturale incertezza di quel processo (che lo sottopone a crisi) divenga precarietà (dunque faccia degenerare il processo democratico verso l'esasperato leaderismo, l'autoritarismo, il totalitarismo). Partecipare significa acquisire in continuo (dunque riacquisire) il senso politico dell'essere "persone cittadini" che scelgono e decidono come soggetti agenti e ricreanti democrazia.