(Credere nella politica e nella democrazia) Rifondazione 2 (Marco Emanuele, 21 aprile 2013)
Un partito o un movimento senza una visione sistemica e complessa della società è soltanto una struttura di potere autoritario e auto-referenziale; non risulta, non può risultare, né partecipato né autorevole.
Essendo chi scrive progettualmente realista, i partiti e i movimenti devono rifondarsi per:
- darsi una dinamicità organizzativa che, non potendo cancellare le caratteristiche di una struttura organizzata, permetta alla struttura stessa di essere percepita e vissuta come un luogo fondato sul confronto e sul dialogo fra le diverse componenti interne e fra sé e le altre realtà, nel contesto della realtà globale, dell' "agenda mondo";
- esprimere una progettualità che non può mai essere l'espressione di una linea univoca ma che, in quanto complessa, è sempre percorsa dalla creatività della libertà, nella ricomposizione (che non è cancellazione ma principio di nuove sintesi) delle differenze che nella struttura convivono in termini di "inter-in-dipendenza".
I partiti e i movimenti senza queste caratteristiche, nell'attuale situazione di estrema fluidità dei processi sociali, rischiano semplicemente di scomparire, implodendo, perdendo senso e prospettiva. I partiti e i movimenti, se vogliono continuare ad organizzare il consenso non soltanto a fini immanenti di gestione di un potere autoritario ed auto-referenziale, devono poter contribuire a ricreare la storia, che altro non è se non l'evoluzione della vita nella vita. Come si vede, la sfida per i partiti e per i movimenti è epocale, davvero strategica, di vera rifondazione e non di semplice aggiustamento.