(Credere nella democrazia) Tra l'ora e l'oltre (Marco Emanuele, 20 aprile 2013)

20.04.2013 18:32

Ho seguito la rielezione di Giorgio Napolitano a Capo dello Stato. Difficile commentare ma il titolo che ho pensato per questa nota definisce il sentimento di chi, come me, crede nella democrazia e pensa che bisogna avere, verso la stessa, un atteggiamento "realisticamente progettuale".

La rielezione di Napolitano è realisticamente comprensibile ma sancisce, ce ne fosse ancora bisogno, la parola fine per un'idea ed una pratica della politica. Da un lato, infatti, abbiamo la "casta" che si arrocca e, dall'altro lato, abbiamo chi predica la partecipazione senza mediazione, la partecipazione che si fa Stato.

E' l'ora di ritornare a pensare.

E' l'ora di rifondare la politica.

E' l'ora di lasciarci alle spalle armamentari fragili per respirare il futuro già presente.

Sia chiaro, questa nota non è contro una personalità nobile della nostra Repubblica, bensì è a favore di un'idea altra della politica che porti a pratiche di ricomprensione del dato politico nel dato sociale e nel quadro globale. Abbiamo smarrito, filosoficamente, il senso della politica complessa, contemporaneamente arte della mediazione degli interessi particolari e dei rapporti di forza (che sono ineludibili in quanto appartenenti alla realtà di ciascuno di noi) e scienza della progettualità integrata e partecipata.

Come in ogni addio che si rispetti, siamo chiamati a diventare maturi, davvero democratici.