Brevi di economia/finanza (Sole 24 Ore, 25 aprile 2013)
- Eni, il calo del petrolio frena l'utile. Risultato netto adjusted trimestrale a 1,43 miliardi. Produzione di idrocarburi a 1,6 milioni di "boe". Il ceo Scaroni: "Confermati i target 2013 di crescita e redditività". Pozzi in Mozambico: i risultati sono "superiori alle aspettative e consentono di rivalutare le stime delle risorse scoperte nel complesso Mamba e Coral".
- Saras-Rosneft, la mini Opa dei russi attesa a giugno. Gian Marco Moratti: "Non molliamo". Cooptato Sechin in cda. I tempi dell'operazione: il prospetto dell'Opa da parte del gruppo russo sul 7,3% del capiitale della società italiana in Consob entro il 6 maggio.
- Mediaset: interessi su Premium ma "al momento non vendiamo". Il Ceo Andreani annuncia "trattative commerciali" con i portali Libero-Virgilio. Nel trimestre aumentano del 10% i ricavi della pay tv.
- Il francese Pinault conquista il controllo dei gioielli Pomellato. Kering chiude l'accordo con Ra.Mo
- Impregilo, Salini sale al 92% del capitale. Chiusa la riapertura dell'Opa. Lo scenario: il gruppo romano renderà nota la decisione se ripristinare o meno il flottante il prossimo 30 aprile.
- Se l'estero torna a dar credito all'Italia. Mentre il debito pubblico italiano, inteso come titoli di Stato, sta diventano sempre più domestico, il debito pubblico, inteso come rapporti creditizi, sta al contrario diventando più estero. Lo certificano i dati diffusi dalla Banca dei regolamenti internazionali che, seppur ancora preliminari relativamente a fine 2012, fotografano la direzione del trend. In ascesa. L'esposizione delle banche straniere al settore pubblico italiano, dunque, è cresciuta da fine settembre a fine dicembre dello scorso anno da 170 a 198 miliardi di dollari. A fidarsi della solvibilità degli enti pubblici della Penisola sono però soprattutto le banche europee, esposte complessivamente per 151 miliardi. Curioso - ma non più di tanto visto che i giapponesi sono recenti fan dei nostri BTp - che le banche nipponiche abbiano concesso più credito agli enti pubblici tricolori di quelle americane: 25 miliardi di dollari contro 17 miliardi. Le banche estere, nell'ultimo scorcio dello scorso anno, hanno finanziato di più anche l'economia nostrana in generale, visto che l'esposizione totale verso l'Italia è passata nello stesso periodo da 689 a 717 miliardi di dollari.