Brevi di economia/finanza (Sole 24 Ore, 25 aprile 2013)
- Fiat verso Wall Street con l'aumento. Il Lingotto negozia con le banche i fondi necessari all'acquisto della quota Veba. Oggi in Delaware arbitrato sul prezzo dell'opzione. Tra le ipotesi sul tavolo di Marchionne il collocamento di azioni dopo la fusione con Chrysler. Lo scenario: L'operazione contribuirebbe a ricapitalizzare il gruppo dopo il matrimonio. Tra i nodi c'è la possibile diluizione della quota Exor.
- La crisi in Europa frena i costruttori. Utili in calo per Volkswagen e Daimler. Ford corre in America ma aumenta il rosso nel Vecchio continente. Le prospettive: Volkswagen sale in Borsa grazie al mantenimento delle stime per l'intero 2013. Forte calo dei ricavi Renault. Mercedes investe in Romania.
- L'argento non segue la ripresa dell'oro. E' ai minimi dal 2010. Per il metallo giallo corsa alle monete, ma fuga da Etf. Gfms fiducioso: è boom di investimenti.
- Barrick Gold aggredisce i costi. "Pronti a stop a Pascua Lama". Il gruppo valuta se sospendere il maxi-investimento in Cile.
- Alluminio. Norsk Hydro vede crescere la domanda. La norvegese Norsk Hydro, uno dei maggiori produttori mondiali di alluminio, prevede che la domanda del metallo al di fuori della Cina crescerà quest'anno del 2-4% riequilibrando il mercato. La società ha diffuso risultati trimestrali migliori delle attese grazie al taglio dei costi: l'utile operativo è quasi raddoppiato a 1,1 miliardi di corone (184 milioni di dollari).
- Stati Uniti. Scorte di benzine in netta diminuzione. Le scorte commerciali di benzine negli Usa sono calate la scorsa settimana di 3,9 milioni di barili, secondo le statistiche dell'Energy Information Administration (Eia). La diminuzione - legata a un'inattesa frenata delle raffinerie (l'utilizzo della capacità è sceso dall'86,3 all'83,5%) - ha contribuito a un forte rialzo delle quotazioni petrolifere: +2,5% per il Wti a 91,43 dollari/barile. Gli stock di greggio sono però saliti di 947mila barili, grazie a maggiori importazioni, e quelli di distillati sono rimasti stabili (+97mila).
- Cme Group. Accuse alla Cftc per fuga di dati. Il Cme Group, la più grande borsa mondiale dei derivati ha accusato la Commodity Futures Trading Commission (Cftc) di aver diffuso in modo improprio una serie di dati riservati, inducendola così a una review interna e alla sospensione di un programma di ricerca accademico. L'ha rivelato la Reuters. I dati in questione riguardano l'high speed trading, il trading superveloce che alcuni studiosi accusano di disotrsioni sui mercati. Alcune di queste ricerche, che irritano il Cme, sono state realizzate proprio con i suoi dati riservati.