Brevi dall'Africa (Misna)

25.07.2013 14:44

COSTA D’AVORIO – Almeno sei detenuti uccisi e diversi feriti tra le guardie penitenziarie: è il bilancio di un ammutinamento represso dalle forze di sicurezza al carcere di Abidjan, chiamato ‘Maca’, il più grande di tutta la Costa d’Avorio.

RWANDA – E’ stato estradato a Kigali dal Tribunale penale internazionale per il Rwanda (Tpir), con sede ad Arusha, un esponente politico in vista accusato di genocidio. Entro 10 giorni Bernard Munyagishari dovrà comparire dinanzi una corte ruandese chiamata a pronunciarsi su una sua eventuale scarcerazione provvisoria. Arrestato in Congo nel 2011, Munyagishari era stato incriminato dal Tpir nel 2005 per il suo presunto coinvolgimento nel genocidio del 1994. Avrebbe reclutato, addestrato e guidato gruppi di miliziani Interhamwe coinvolti in uccisioni e stupri di massa ai danni di cittadini tutsi a Gisenyi (nord). Prima di lui il Tpir ha già trasferito a Kigali il pastore avventista Jean Uwinkindi.

MADAGASCAR – “Me la sto prendendo con Rajoelina poiché ha in mano la chiave per sbloccare la situazione attuale: basterebbe che lasciasse il proprio incarico”: lo ha detto uno dei 41 candidati alle presidenziali rinviate a data da destinarsi, Laza Razafiarison, interrogato da un giudice dopo il suo arresto, lunedì sera, al termine di una protesta contro l’impasse elettorale dispersa dalle forze di sicurezza ad Antananarivo. Razafiarison, agli arresti con altre sette persone, è accusato di aver tenuto una manifestazione non autorizzata e di essersi rifiutato di interromperla. Il processo si aprirà domani.

R.D. CONGO – E’ “in pericolo di vita” il dirigente di opposizione Diomi Ndongala : a denunciarlo è l’ong congolese Voix des sans voix (Vsv) che ha riferito del “deteriorarsi senza precedente del suo stato di salute per essere stato privato di cure mediche da più di tre settimane, su decisione delle autorità locali”. Ndongala, la cui immunità parlamentare è stata rimossa di recente, è accusato di essere alla guida di un movimento insurrezionale ma anche del presunto stupro di due minorenni. Secondo Vsv “i fatti portano a credere che l’accanimento nei suoi confronti ha come obiettivo di mettere a tacere tutte le voci degli esponenti dell’opposizione non armata” in Congo.

GUINEA – Più di 32 liste con un totale di 2495 candidature sono state presentate dai partiti di maggioranza, di opposizione e di centro in vista delle legislative in agenda per il 24 settembre, rinviate più volte dal 2011. Lo ha annunciato la Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni), precisando che sono 140 i seggi da assegnare all’Assemblea nazionale. Il voto di settembre è cruciale per il futuro del paese: consentirà di archiviare il periodo di transizione politica cominciata alla fine del 2008.

R. CONGO – Un’operazione che si svolge “senza il sostegno” della Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni) per “permettere al presidente Denis Saassou Nguesso di costruirsi un registro elettorale su misura, per poi modificare la Costituzione e candidarsi a un terzo mandato”. E’ in questi termini che il principale collettivo di opposizione in Congo, l’Alleanza per la Repubblica e la democrazia (Ard), ha presentato il censimento amministrativo avviato lunedì scorso. Secondo le autorità, il registro degli aventi diritto, mai aggiornato dal 2001, deve essere corretto in vista delle prossime elezioni locali.