Brevi dal mondo (Misna, 3 settembre 2013)

03.09.2013 11:45

- Etiopia. Oppositori musulmani denunciano centinaia di arresti.

Sarebbero più di un centinaio gli oppositori arrestati nelle ultime 48 ore nelle ore successive ad una manifestazione di piazza dispersa, ad Addis Abeba, dalle forze dell’ordine. A denunciarlo è Yilekal Getachew, segretario del partito Semayawi (Blu) secondo cui a manifestanti sono state sequestrate videocamere e attrezzature fotografiche.

L’esecutivo ha smentito le accuse, aggiungendo che il corteo era “illegale” non essendo stato autorizzato. Le autorità avevano infatti già concesso il permesso per l’utilizzo della piazza agli attivisti che manifestavano “contro l’estremismo religioso”.

“Si vuol far passare la repressione nei confronti dei musulmani e di 18 mesi di battaglie per i diritti civili e politici, per una manifestazione spontanea indetta dai cittadini” ha replicato Getachew, il cui partito è il primo ad essersi schierato a favore delle proteste dei musulmani.

A più riprese negli ultimi mesi l’Etiopia è stata attraversata dalle contestazioni della comunità islamica che accusa la classe dirigente, di etnia tigrina, di discriminazioni oltre a pesanti interferenze negli affari religiosi. In particolare i musulmani contestano al governo etiopico di aver imposto l’elezione di esponenti della setta sufi, e notoriamente apoliticizzata Al Ahbash, ai vertici della conferenza islamica nazionale, in modo da contrastare l’ascesa di predicatori e imam che mettano in cattiva luce l’operato dell’esecutivo.