Brevi dal mondo - Misna (18 dicembre 2013)
- (Africa).BREVI DALL’AFRICA (Senegal, Niger, Guinea, R.D.Congo, Costa d’Avorio)
SENEGAL – Sono state ore di tensione all’università Cheikh Anta Diop di Dakar, teatro di tafferugli tra studenti e forze dell’ordine durante visita del ministro dell’Istruzione superiore, Mary Teuw Niane. I giovani hanno denunciato l’ultima riforma delle università, in particolare l’aumento delle tasse di iscrizione passate da 5000 a 25000 franchi cfa. Secondo i leader del movimento studentesco, “non si tratta di una riforma ma di un sistema che scoraggia chi vuole studiare”. I manifestanti sono stati dispersi con gas lacrimogeni e proiettili di gomma, con una decina di studenti feriti. Per il governo “solo una minoranza” è contraria alla riforma e l’80% degli studenti sarebbe già iscritto.
NIGER – Potenziare le reti elettriche e la fornitura in acqua delle zone rurali: è l’impegno preso a Niamey dai cinque paesi – Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Niger e Togo – che assieme costituiscono il ‘Consiglio dell’Intesa’, organizzazione di cooperazione regionale nata nel 1959. Gli altri progetti cruciali riguardano la sorte del fiume Niger, che rischia di scomparire a causa dell’insabbiamento, e la realizzazione della linea ferroviaria tra Abidjan, Ouagadougou e Niamey. Alla presidenza dell’organizzazione è stato riconfermato il capo di Stato nigerino Mahamadou Issoufou. Il prossimo vertice si terrà nel dicembre 2014.
GUINEA – Una petroliera è stata attaccata al largo del Golfo di Guinea da un gruppo di dieci uomini armati che hanno rapito il comandante ucraino e il meccanico greco. A darne notizia è stato il ministero della Marina mercantile di Atene: proprietaria di ‘Althea’, nave battente bandiera delle isole Marshall, è una compagnia greca. L’attacco si è verificato a 35 miglia a sud della Guinea. Gli altri 16 membri dell’equipaggio sono sani e salvi, a bordo della petroliera ora ancorata nello stesso tratto di mare. In base all’ultimo rapporto dell’Ufficio marittimo internazionale (Imb), nel 2012 il Golfo di Guinea è stato più bersagliato dai pirati rispetto alla Somalia: 966 attacchi sono stati compiuti in Africa occidentale contro gli 851 lungo le coste somale.
R.D. CONGO – Accordi “troppo vantaggiosi” per il Movimento del 23 marzo (M23) che costituiscono un “tradimento” per il paese: è negativo il parere dell’opposizione congolese sui tre documenti firmati lo scorso fine settimana a Nairobi dal governo di Kinshasa, dalla ribellione e dai mediatori dei Grandi Laghi e dell’Africa australe. L’intesa raggiunta dopo un anno di negoziati e la sconfitta militare dei ribelli in Nord Kivu prevede un’amnistia parziale dei ribelli, il loro reinserimento nell’esercito oltre al fatto che l’M23 dovrebbe trasformarsi in partito politico. Secondo la direzione dell’Unc di Vital Kamerhe, ci sono tutti gli estremi per “una nuova guerra” e per “la balcanizzazione” del Congo da parte dei vicini.
COSTA D’AVORIO – “Una candidatura unica alle presidenziali di ottobre 2015 per conservare il potere, portare avanti una gestione efficace del paese, garantire una nuova opportunità di ripresa economica per il progresso e la prosperità”: è con questa motivazione che un gruppo di deputati della coalizione ‘G25’ della maggioranza al potere si è espresso a favore della candidatura dell’attuale presidente Alassane Dramane Ouattara. Per il ‘G25′ bisogna preservare “l’unione sacra” all’interno del Raggruppamento dei Houphouetistes per la democrazia e la pace (Rhdp) per “mantenere la pace sociale”. Tuttavia alcuni esponenti del Partito democratico di Costa d’Avorio (Pdci, ex partito unico) di Henri Konan Bédié, principale alleato di Ouattara, hanno annunciato che anche il Pdci “avrà il suo candidato”. Il braccio di ferro elettorale del 2011 tra Ouattara e l’ex presidente Laurent Gbagbo ha causato 3000 vittime.