Sguardi - a cura della redazione

24.03.2013 18:28

- Il realismo anti-populista di Macchiavelli. Niente a che vedere con l'uso spregiudicato dell'astuzia e della violenza a vantaggio di chi comanda: essere realisti, per il segretario fiorentino, è saper comprendere le cose nei particolari e quindi agire con responsabilità. Quando uno del "popolo", ribelle verso i "signori" corrotti, assume una carica pubblica, agisce sempre in maniera meno radicale di quanto avrebbe immaginato. E i suoi compagni gli danno del traditore. (Remo Bodei, Domenica Sole 24 Ore, 24 marzo 2013 - per richiedere l'articolo lineestrategiche@gmail.com)

- Trasmigrare nel mercato globale. Chi profetizzava la fine della crescita è stato finora smentito. A favorire lo sviluppo la mentalità plastica degli indiani e il rientro degli emigrati Usa. (Carlo Carboni, Domenica Sole 24 Ore, 24 marzo 2013 - per richiedere l'articolo lineestrategiche@gmail.com)

- Lo psicologo messo in Croce. Francesco De Sarlo fondò una pioneristica scuola empirica di psicologia. Il filosofo idealista ingaggiò una guerra furibonda contro di lui. Con danni culturali che paghiamo ancora oggi. (Gilberto Corbellini, Domenica Sole 24 Ore, 24 marzo 2013 - per richiedere l'articolo lineestrategiche@gmail.com)

- La scienza maledetta di Don Benedetto. Tra gli aspetti più irritanti delle celebrazioni crociane che hanno attraversato il 2012 certamente va annoverata l'insistenza con cui buona parte della stampa nazionale, "Corriere della Sera" in testa, ha insistito nel voler far credere ai lettori che l'idealismo italiano, e Croce in particolare, non avevano affatto avuto un atteggiamento antiscientifico (...) (Armando Massarenti, Domenica Sole 24 Ore, 24 marzo 2013 - per richiedere l'articolo lineestrategiche@gmail.com)

- Genetica della memoria. Dopo quarant'anni ritorna il libro di Gian Biagio Conte ("Memorie dei poeti e sistema letterario. Catullio, Virgilio, Ovidio, Lucano", con una prefazione di Cesare Segre, Sellerio) che ha cercato le regole e i codici del sistema letterario. Il riconoscimento dei modelli è parte fondante della lettura dei testi antichi fin dagli albori della critica e della filologia in millenni di imitazioni. (Alessandro Schiesaro, Domenica Sole 24 Ore, 24 marzo 2013 - per richiedere l'articolo lineestrategiche@gmail.com)