Sguardi - a cura della redazione

23.04.2013 06:19

- La conquista cattolica della società liberale. "Il cattolicesimo ha un progetto politico ? Domanda secca, che mi è capitato più volte di sentirmi porre, alla quale credo si debba rispondere non senza omettere che questo progetto è consistito e consiste nella conquista della società liberale. Occorre subito precisare che la risposta non può essere altrettanto secca e che l'uso al singolare di termini come "progetto politico", "cattolicesimo" e "liberalismo" è opinabile e molto impreciso. Ci sono e ci sono state diverse declinazioni del cattolicesimo, soprattutto in relazione alle ideologie politiche. Ci sono e ci sono stati diversi tipi di liberalismo in base all'interpretazione del concetto di "libertà" (se solo "negativa" o anche "positiva") e alle strategie politiche conseguenti. Precisazione necessaria tanto quella relativa al termine "conquista", che va usato con vigile scetticismo per evitare luoghi comuni, ma senza che questa vigilanza scoraggi dal ricavare alcune riflessioni generali che possano essere di pragmatica utilità nella lettura del nostro presente. (...)" (Nadia Urbinati, il Mulino, n. 2/2013)

- Le radici del declino economico italiano. "A tutti gli osservatori attenti è noto che la difficile condizione economica e sociale dell'Italia non dipende, come una vulgata autoassolutoria tende a sostenere, solo dalle recenti crisi degli equilibri finanziari internazionali. E' almeno dalla metà degli anni Novanta che l'economia italiana ha smesso di crescere: ma perché, dopo circa quarant'anni di crescita superiore alla media europea, siamo entrati in un declino lento e apparentemente inesorabile ? (...)" (Marco Simoni, il Mulino, n. 2/2013)

- Una politica industriale utile e sostenibile. "L'economia italiana si trova da anni in una situazione analoga a quella di un'impresa in cui un insieme di variabili si sia consolidato in un assetto reso oramai non conveniente dai cambiamenti esterni, ma che essa è incapace di modificare per la difficoltà a intervenire congiuntamente su tutte le variabili rilevanti: l'impresa è intrappolata in un "cattivo equilibrio". (...)" (Sandro Trento ed Enrico Zaninotto, il Mulino, n. 2/2013)

- Il peggioramento della condizione economica dei giovani in Italia. "Il dibattito sulla posizione di relativa debolezza economica e sociale dei giovani in Italia risale a tempo addietro. Già nel 1997 Nicola Rossi sosteneva la necessità di una redistribuzione di risorse tra le generazioni, principalmente in riferimento al sistema pensionistico e del Welfare (Meno ai padri più ai figli, il Mulino). In anni più recenti altri autori hanno messo in luce come la problematica sia più ampia, andando oltre i problemi del sistema delle pensioni e del Welfare. Solo per fare un esempio, è stato argomentato come la cultura che tende a favorire l'anzianità nelle progressioni di carriera (specialmente nel pubblico impiego) ostacoli lo sviluppo professionale dei giovani. (...)" (Lorenzo Forni, il Mulino, n. 2/2013)

- La politica ai tempi di Twitter. "Non vi è ormai dubbio sul fatto che internet e i social network siano diventati parte integrante della comunicazione politica. Hanno svolto un ruolo importante in molte competizioni elettorali, talvolta cambiando anche le regole del gioco che stanno alla base delle interazioni tra candidati ed elettori, come è avvenuto, ad esempio, lo scorso anno in occasione della rielezione di Barack Obama. Anche alle ultime elezioni politiche italiane i nuovi mezzi, Twitter in particolare, hanno giocato un ruolo crescente, benché la televisione abbia mantenuto la sua centralità. (...)" (Marco Gambaro e Riccardo Puglisi, il Mulino, n. 2/2013)

 

 

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