Sguardi - a cura della redazione

22.04.2013 05:51

- Francesco e l'America Latina: quando la chiesa va a trovare la gente. "La scelta del nuovo papa risponde al sentimento prevalente nei fedeli e alle attese di molti non credenti. Le sfide di un continente in crescita: povertà e violenza, avanzata neoprotestante e problema delle élite. Le villas miseria e il battesimo per tutti. (...)" (Riccardo Cannelli, Limes, L'atlante di papa Francesco, aprile 2013)

- The roman factor: i cattolici alla conquista di Washington. "Governo, parlamento, Stato maggiore, Corte suprema, Cia. Mai come oggi i vertici delle istituzioni americane sono pieni di uomini e donne fedeli alla Chiesa universale. Chi sono, da dove vengono a cosa affermano gli improbabili epigoni di Kennedy. (...) " (Dario Fabbri, Limes, L'atlante di papa Francesco, aprile 2013)

- Ecumenismo, non proselitismo. "Lettera a papa Bergoglio, perché recuperi il dialogo tra Roma e le altre Chiese cristiane, soffocato da Ratzinger. L'eurocentrismo non funziona: la partita si gioca nel Sud del mondo. Le accuse agli evangelici. L'ordinariato per i luterani serve a convertirli. (...)" (Paolo Naso, Limes, L'atlante di papa Francesco, aprile 2013)

- Dall'Africa qualcosa di nuovo. "Il continente africano è una scommessa cruciale per la Chiesa. Una demografia promettente compensa il vuoto europeo di conversioni e vocazioni. La sfida dell'evangelizzazione si vince con l'inculturazione. Dopo Bergoglio toccherà a un africano ? (...)" (Giulio Albanese, Limes, L'atlante di papa Francesco, aprile 2013)

- Per la Terrasanta la strada è in salita. "Il nuovo pontefice dovrà affrontare la sfida del pauroso declino della Chiesa di Roma in Israele e nei Territori. Occorrerà recuperare il dialogo con musulmani ed ebrei, difendere i diritti dei cattolici e spingerli fuori dai loro ghetti. (...)" (Paolo Pieraccini, Limes, L'atlante di papa Francesco, aprile 2013)

- Chiesa e Islam si parlano, ma non s'intendono. "Ratzinger lascia in eredità a Francesco un audace sforzo ecumenico verso il mondo islamico, intaccato però dall'inciampo di Ratisbona. Dalla lettera degli imam del 2007 alla visita di re Abdallah in Vaticano, i segnali di apertura non mancano. (...)" (Bernard E.Selwan Khoury, Limes, L'atlante di papa Francesco, aprile 2013)

- Pechino, la nuova frontiera. "Per una Chiesa sotto scacco, la Cina può fare la differenza tra declino e rilancio. Qui le divisioni dei cattolici hanno favorito i protestanti, ma si diffonde la domanda di religione. La debole penetrazione nel resto dell'Asia. (...)" (Francesco Sisci, Limes, L'atlante di papa Francesco, aprile 2013)

- Due strategie per rievangelizzare l'Europa. "Papa Francesco dovrà conciliare il cattolicesimo di popolo caro a Giovanni Paolo II con la "minoranza creativa" postulata da Benedetto XVI. La visione geografica del Vecchio Continente, sviluppata da Wojtyla, e l'interpretazione storica di Ratzinger. (...)" (Roberto Morozzo della Rocca, Limes, L'atlante di papa Francesco, aprile 2013)

- Fratello altro. Perché Roma e Mosca debbono abbracciarsi. "Il confronto con l'alterità russo-ortodossa, dunque con l'eredità di Bisanzio, resta necessario per la Chiesa cattolica. E viceversa. Le sfide di Giovanni Paolo II. Perché Benedetto XVI era apprezzato da Kirill. L'ecumenismo di papa Bergoglio alla prova d'Oriente. (...)" (Adriano Roccucci, Limes, L'atlante di papa Francesco, aprile 2013)

- I ponti sul Tevere: così la Santa Sede dialoga con l'Italia. "L'intrinsichezza fra Vaticano e Stato italiano alla prova delle dinamiche globali. Crisi italiana e crisi vaticana: le influenze reciproche. I ruoli di curia e Cei, in attesa delle innovazioni di papa Francesco. Lo spazio pontificio come enclave europea. (...)" (Gianni Cardinale, Limes, L'atlante di papa Francesco, aprile 2013)

 

 

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