Sguardi - a cura della redazione

13.04.2013 16:14

- Mediterraneo, il nostro futuro. "L'insieme degli Stati che si affacciano sul bacino del Mediterraneo costituisce un gruppo di paesi eterogenei per storia, cultura e relazioni con l'Europa; tali paesi sono accomunati, tuttavia, dal fatto di aver vissuto un processo di sviluppo che nell'ultimo decennio li ha visti crescere a un ritmo superiore rispetto alla media mondiale. Infatti, mentre tra il 2001 e il 2010 il PIL è cresciuto a livello mondiale del 96,8%, nello stesso periodo il PIL totale dei 13 paesi extra-UE che hanno tratti di costa sul bacino del Mediterraneo è cresciuto del 171,9%, e 12 su 13 di questi hanno registrato ritmi di crescita superiori alla media mondiale; fa eccezione Israele, da considerare a tutti gli effetti come un paese a economia matura. Il maggiore ritmo di crescita dei "paesi Med" ha fatto sì che l'incidenza dell'area sul PIL mondiale passasse dal 2% del 2001 al 2,7% del 2010. (...)" (Aspenia n. 60/2013)

- Da Benedetto a Francesco: il Vaticano e la nuova "translatio imperii". "Negli anni di Benedetto XVI, la chiesa ha continuato ad adattarsi ai cambiamenti internazionali in modo molto graduale. Si è riconosciuta sempre più "globale" ma ha faticato a modernizzare la sua governance. Si è concentrata sul "relativismo etico" dell'Occidente ma è sfidata soprattutto dalla rinascita dei fondamentalismi. L'avvento di un argentino al soglio pontificio può aprire prospettive più universali e inclusive. (...)" (Pasquale Ferrara, segretario generale dell'Istituto europeo universitario - Aspenia n. 60/2013)

- Capire l'Iran: intelligence e strategia. Il lavoro dell'intelligence è cruciale per fare scelte politiche razionali: non solo una raccolta di informazioni ma anche una vera comprensione delle aspettative e percezioni dell'avversario. Nel caso del nucleare iraniano, gli errori di valutazione possono avere effetti gravissimi, ma gli errori ricorrenti possono essere corretti e alcune trappole possono essere evitate. (Robert Jervis, Adlai E.Stevenson professore di Affari internazionali all'università di Colombia a New York - Aspenia n. 60/2013)

 

 

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