Paraguay al centro vertice ministri del Mercosur (Misna)

11.07.2013 11:49

La ricomposizione della frattura che ha provocato la sospensione del Paraguay dopo il controverso rovesciamento di Fernando Lugo, un anno fa, e il possibile ingresso di Bolivia ed Ecuador come membri a pieno titolo: sono queste le priorità della riunione tra i capi della diplomazia del Mercosur (mercato comune del Cono Sud) in programma oggi a Montevideo.

Anteprima del vertice presidenziale che si terrà domani, l’incontro odierno verterà su come offrire una soluzione al governo di Asunción, allontanato dal blocco: il presidente eletto, il conservatore Horacio Cartes, rifiuta infatti di reintegrarsi se il Venezuela acquisirà la presidenza ‘pro tempore’ del Mercosur senza il suo assenso, come del resto è previsto. Una situazione complessa che la XLV Riunione del Consiglio del Mercosur esaminerà oggi in vista dell’approvazione di una risoluzione al summit presidenziale di domani.

In attesa che Cartes si insedi, il 15 agosto, Asunción reclama la presidenza semestrale del blocco al posto del Venezuela, come gli sarebbe spettato se non avesse rotto l’ordine costituzionale estromettendo Lugo dalla presidenza con un discusso ‘impeachment’ e venendo perciò condannato dal mercato comune. Il Paraguay contesta anche il fatto che il suo Congresso non ha mai dato parere favorevole definitivo all’ingresso del Venezuela, deciso lo scorso anno dai presidenti del blocco, in concomitanza con la sospensione di Asunción.

Alle pretese di Asunción, che per bocca del capo della diplomazia, José Félix Fernández Estigarribia, ha chiesto di impedire a Caracas di assumere la presidenza, ha replicato, tra gli altri, il collega brasiliano Antonio Patriota, ricordando che di certo almeno fino al 15 agosto “il Paraguay resta sospeso”.

A ciò si aggiunge il fatto che le relazioni tra Asunción e Caracas sono al minimo storico dopo che il presidente venezuelano Nicolás Maduro è stato dichiarato dal Paraguay “persona non grata” perché accusato di ingerenze in occasione della destituzione di Lugo.