News da Misna (Mozambico)

14.10.2014 14:02

MOZAMBICO. “Tenete conto che, quando votate, affidate tutti i vostri diritti a una persona! Scegliete con questa consapevolezza, mercoledì!”. I destinatari di questo appello non sono potenziali elettori sotto il palco di un comizio, ma fedeli in una chiesa cattolica nel centro di Maputo. Le elezioni generali di domani sono un argomento impossibile da ignorare per chiunque in Mozambico: il silenzio elettorale scattato tra domenica e lunedì segna il momento della scelta.

Protagonista delle ultime ore di campagna è stato Afonso Dhlakama, leader degli ex ribelli della Resistencia Nacional Mozambicana (Renamo). Dal palco di Nampula, nel nord, ha lasciato alla folla due numeri di cellulare a cui, ha promesso, risponderà “giorno e notte”. Poco dopo, già risultavano occupati. “Una mossa che vale parecchi voti”, scommette qualcuno. Gli altri due candidati hanno puntato su argomenti noti: l’esperienza del partito di governo per il favorito Filipe Nyussi, del Frente de Libertaçao de Moçambique (Frelimo), e i risultati da sindaco di Beira, seconda città del paese, per Daviz Simango, del Movimento Democratico de Moçambique (Mdm).

“Questo è l’occhio del ciclone” scherza qualcuno descrivendo l’atmosfera ‘sospesa’ del Paese. Ma anche in questi giorni Maputo non è ferma. Si muovono i cantieri, come quello di Avenida Julius Nyerere, dove un cartellone davanti allo scheletro di un grattacielo promette “gli appartamenti più lussuosi della città”. E si muovono le donne e i bambini che, poco più in là, vendono anacardi, sigarette, schede telefoniche. O i giovani che fermano i visitatori offrendo sigarette e piccoli pezzi d’artigianato.

Chi tra Nyussi, Dhlakama e Simango occuperà la residenza presidenziale di Ponta Vermelha dovrà saper rappresentare queste facce contrastanti del paese. “Ai mozambicani serve un manager, uno che sappia gestire le risorse senza dover chiedere contributi dall’estero”, è un altro dei ragionamenti che capita di ascoltare.

Le ricchezze mozambicane – carbone, petrolio e gas soprattutto – sono al centro dell’attenzione anche delle grandi compagnie del settore energetico. Che ora – notano vari osservatori – guardano preoccupate alle tensioni nel nord. A Nampula, prima del comizio di Dhlakama, la polizia ha sparato lacrimogeni tra la folla. Chiunque vincerà, dicono in tanti, non potrà ignorare questi attriti. Il candidato vincente saprà essere paciere oltre che manager? Maputo aspetta la risposta senza fermarsi.