News by Misna (Iraq, Cina, Venezuela, Corea del nord)

14.10.2014 12:05

IRAQ. Crimini di guerra, fra cui esecuzioni sommarie, sequestri, rappresaglie: a compierle – denuncia oggi Amnesty International – sono le milizie sciite che si oppongono all’avanzata de i ribelli sunniti dello Stato Islamico (Is o Isis) in Iraq, protagoniste di atti atroci per la ‘buona causa’.

“Dando la sua benedizione a milizie che commettono sistematicamente abusi, il governo iracheno dà il suo consenso a crimini di guerra e alimenta un pericolo cerchio di violenza confessionale” ha detto Donatella Rovera, consigliere dell’ong per gli scenari di crisi.

Per lottare contro i ‘jihadisti’ che da giugno si sono impadroniti di vaste regioni del paese e ora minacciano Baghdad, l’esecutivo ha fatto affidamento su combattenti a cui Amnesty attribuisce “decine” di casi di violenza contro la popolazione sunnita sospettata di legami con l’Is. E nonostante il versamento di riscatti, molti ostaggi restano ancora trattenuti mentre altri sono stati comunque uccisi.

“Il potere crescente delle milizie sciite ha contribuito a un deterioramento generale della sicurezza e a un’atmosfera di anarchia” aggiunge ancora Amnesty accusando anche il governo iracheno di gravi abusi come “torture e maltrattamenti verso i prigionieri”.

Intanto nelle ultime ore tre attentati condotti nello spazio di un’ora in diversi quartieri sciiti di Baghdad hanno provocato almeno 22 morti fra la folla che riempiva le strade per la festa dell’Aid Al Ghader.

CINA. “Ogni anno i cinesi sprecano un enorme quantità di cibo, valutato a circa 32,6 miliardi di dollari, che potrebbe nutrire 200 milioni di persone. Oltre al cibo sprecato, circa 35 miliardi di chilogrammi di grano è sprecato ogni anno in stoccaggio, trasporto e lavorazione “ ha detto Wu Zidan, vice direttore dell’Amministrazaione del grano in Cina, durante la cerimonia di apertura di una campagna di formazione per aumentare la consapevolezza delle persone per salvare cibo e citando dati raccolti da esperti. La campagna di austerità è stata voluta dal presidente Xi Jinping e all’inizio di quest’anno ha chiesto agli alberghi e ristoranti di prendere misure opportune per non sprecare cibo.

Alcuni esperti dicono che la colpa dello spreco è dovuta anche al permanere di una antica usanza cinese che insegna a lasciare un po del cibo offerto dai padroni di casa come dimostrazione di rispetto per loro, mentre svuotare i piatti significherebbe che il cibo non è stato sufficiente.

Sorprende invece lo spreco di tale enorme quantità di grano. Il sistema cinese di conservazione e stoccaggio di grano è così efficiente che, nel passato, un certo numero di funzionari indiani hanno visitato i silos per il grano del paese per studiare i metodi di conservazione al fine di ridurre al minimo gli sprechi.

Con la più grande popolazione mondiale di quasi 1,4 miliardi di persone, la sicurezza alimentare rimane una questione importante in Cina. La crescita dell’inquinamento della terra, le risorse idriche limitate e la sempre crescente domanda di terreni per progetti industriali e urbani, hanno ulteriormente aumentato la pressione sul settore agricolo del paese.

VENEZUELA. Il tribunale di arbitraggio della Banca Mondiale (Ciadi) ha fissato in un miliardo e 600 milioni di dollari la somma che il Venezuela dovrà versare alla Exxon Mobil come compensazione per la nazionalizzazione delle sue attività nel paese sudamericano.

L’importo è di gran lunga al di sotto del 10 miliardi chiesti inizialmente dal colosso petrolifero, sebbene il Ciadi avesse già fissato come cifra massima 6 miliardi. La compensazione copre l’esproprio di beni di Exxon nei giacimenti Cerro Nero e La Ceiba e un importo supplementare calcolato dal tribunale per “tagli di produzione e delle esportazioni”.

Nel 2007 la Exxon aveva denunciato il Venezuela allo speciale tribunale chiedendo il risarcimento per il sequestro dei suoi beni nella Cintura dell’Orinoco, che si ritiene ospiti le principale riserve di greggio, sebbene “pesante”, al mondo. Con una decisione analoga, la Camera di Commercio Internazionale (Icc) aveva stabilito alla fine del 2011 che l’azienda statale Petroleos de Venezuela (Pdvsa) deve pagare a Exxon 908 milioni dollari.

La sentenza arriva in un momento in cui il Venezuela e Pdvsa devono pagare, per debiti e interessi, una media di 10 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Per questo gli analisti considerano positiva la decisione del Ciadi.

Nonostante il suo ritiro dal Ciadi, nel 2012, il Venezuela attende ancora l’esito di una trentina di arbitraggi ia seguito di una politica di condotta dal defunto presidente Hugo Chavez durante i suoi 14 anni al potere.

COREA DEL NORD. A cinque settimane dalla sua ultima apparizione pubblica, il leader nordcoreano Kim Jong-un è riapparso sui media ufficiali. Le immagini trasmesse dalla tv nazionale lo mostrano ancora zoppicante come negli ultimi giorni prima della scomparsa, ma di buon umore.

Nonostante il bastone a cui si appoggia, infatti, il 31enne capo del regime è apparso sorridente durante un impegno ufficiale: l’ispezione a un nuovo complesso residenziale destinato agli scienziati che lavorano al programma missilistico nazionale nella capitale Pyongyang. Ampio risalto anche dal quotidiano Rodong Shinmun, organo del Partito del lavoratori coreani, partito unico che ha compiuto 69 anni il 10 ottobre senza la tradizionale presenza di Kim alle celebrazioni.

Nessuna menzione alla sparizione dalla scena pubblica w alle ragioni, nessuna segnalazione anche della data delle foto pubblicate. Per un personaggio che nella mitologia comunista in vigore dal 1948 mantiene uno status quasi divino, non è impensabile un scomparsa temporanea e ritorni sulla scena altrettanto improvvisi. È successo in passato per il padre Kim Jong-il e per il nonno Kim Il-Sung, capostipite della dinastia. La giovane età di Kim Jong-un e la frequenza abituale delle sue apparizioni hanno però reso più inattesa la scomparsa e più ampia la curiosità sulla sua sorte.

Ancora oggi, nonostante l’apparente ritorno pubblico, restano i dubbi se la sparizione sia stata resa necessaria da ragioni di salute oppure da problemi interni al regime che danno in bilico tra controllo dinastico e militare.

La forma non smagliante, l’abitudine al fumo e la passione per la buona tavola di Kim non sono un mistero e gli stessi media ufficiali nelle scorse settimane avevano parlato di “disagio” del leader. Nella visita descritta oggi dagli organi di stampa e nelle immagini mostrate in televisione il giovane capo del regime è accompagnato dal generale Hwang Pyong-so, vice-presidente della Commissione per la difesa nazionale e di fatto numero due del regime. Un aperto segnale di coesione della leadership