(Myanmar) Attentato a una cerimonia buddista, musulmani sotto accusa (Misna)

22.07.2013 18:50

Un monaco integralista ha oggi accusato la minoranza musulmana birmana di essere dietro l’esplosione che ieri ha colpito un centro di preghiera buddista dove erano in corso cerimonie religiose in occasione di una delle festività più importante per il buddismo birmano, quella della luna piena dell’ottavo mese del calendario lunare, ricorrenza che precedere il ritiro dei monaci per la stagione delle piogge.

Un ordigno esplosivo di scarsa potenza è detonato ieri sera in un sobborgo di Mandalay, la seconda città del Myanmar, provocando cinque feriti tra i seguaci che stavano seguendo il sermone di Ashin Wirathu, monaco conosciuto per le sue idee estremiste e l’intolleranza verso i non-buddisti. La polizia, che ha avviato le indagini, non ha finora avanzato alcuna ipotesi sull’accaduto, segnalando che non ci sono al momento elementi per indicare precise responsabilità.

Di diverso parere Wirathu, da più parti accusato di essere tra gli ispiratori delle violenze che nell’ultimo anno hanno colpito la minoranza musulmana e provocato, oltre a 300 morti, gravi devastazioni e 130.000 profughi. Mentre ieri ha continuato imperterrito il suo sermone davanti a un gran numero di seguaci, oggi ha dato la sua versione dei fatti, sottolineando che si è trattato di un attentato che ha provocato più paura che danni ma che dimostrerebbe ancora una volta un piano di parte islamica contro i buddisti che nel paese sono la stragrande maggioranza.