(Libia) In Libia ritorna la poligamia. Arretra l'orologio della storia (Giulio Sapelli, Corriere della Sera, 11 febbraio 2013)

11.02.2013 07:22

Quando finiremo di concepire la storia universale come una serie di passi che conducono gli umani verso uno stesso fine ? Ossia verso società che sempre più assomigliano, nelle loro linee distintive, alle regole, alle istituzioni che le civiltà occidentali hanno costruito ? Il mito dell'unificazione delle culture è fortissimo: ci rassicura, ma ci rende altresì inconsapevoli delle sfide che la diversità affolla intorno a noi. La globalizzazione ha portato al parossismo questa illusione. La diffusione del capitalismo, invece, quale che sia il modo in cui possiamo interpretarla e in cui essa avviene, non porta con sé omogeneità, ma invece eterogeneità: non unificazione, ma invece divisione morale dell'umanità. Più il percorso storico avanza, più l'umanità culturalmente si divide perché emergono le culture un tempo latenti. Si pensi alla Libia: caduto Muammar Gheddafi, tutti pensavano che si potesse, in quei territori sedi di più antiche nazioni e di nessun Stato moderno, non solo imitare il percorso della democrazia occidentale, ma anche adottare la più sacra delle sue conquiste: la repressione degli istinti di dominazione del maschio sulla femmina a favore di quel rapporto tra i sessi che è l'amore individuale, base di un possibile rapporto egualitario. Un amore che giunse assai tardivo anche in Occidente. Ce lo insegnano Dante e il Dolce Sil Novo. Taluni pensavano di vederlo per sempre istituito anche in Libia, consacrato nelle leggi ! Disillusione ! La Sezione Costituzionale della Corte Suprema Libica ha reintrodotto la poligamia, ribaltando una parte della legge sul matrimonio del regime di Gheddafi che vietava a un uomo di avere più mogli, perché considerata contraria alla Sharia, la legge islamica. Gheddafi era indubbiamente un modernizzatore, un acceleratore della storia. Ora lo comprendiamo. Del resto, il leader del Consiglio nazionale transitorio libico, Mustafa Abdel Jalil, aveva annunciato che tutte le leggi di Gheddafi contrarie alla Sharia sarebbero state abolite. In Libia una parte della società festeggia questa decisione, assunta dai capi del movimento che, appoggiato dall'Occidente, ha rovesciato il dittatore. Non era successa la stessa cosa con i Talebani in Afghanistan ? Non succede la stessa cosa, in un processo molto più complesso, in Egitto ? I patrimoni culturali millenari non si possono abolire con un aiuto militare. La storia universale non perdona: ha i suoi tempi.