(Indonesia) Rivolta e fuga di massa di detenuti, anche terroristi (Misna)

12.07.2013 09:34

Sono almeno cinque i morti nella rivolta che sta interessando la prigione di Tanjung Gusta, il maggiore istituto di pena della città di Medan, a Sumatra. Dei quasi 200 detenuti che ieri sera, approfittando dell’oscurità e di un vasto incendio, sono riusciti a lasciare il perimetro carcerario, ne restano ancora alla macchia almeno un centinaio e tra questi diversi condannati per terrorismo. Le vittime sono, secondo le fonti della polizia, tre prigionieri e due guardie, tutti deceduti nel rogo appiccato dai reclusi e che si è propagato rapidamente alle strutture carcerarie. Ad accendere la rivolta iniziata attorno alle 19:00 locali (le 13:00 in Italia), l’ennesimo blocco dell’energia elettrica che ha provocato anche la sospensione della distribuzione dell’acqua.

Di quanti sono stati ripresi, almeno tre sono i condannati per terrorismo, ma sono altri sei gli esponenti di movimenti terroristi di matrice islamica ancora liberi.

In totale, il carcere di Medan ospita 11 condannati per il reato di terrorismo. Alcuni sono stati giudicati per la partecipazione a campi di addestramento paramilitare nella provincia di Aceh – l’unica in Indonesia dove vige la legge coranica – di cui Medan è capoluogo, mentre altri sono coinvolti in rapine a banche con il fine di finanziare le attività mirate a imporre l’islamismo radicale nell’arcipelago indonesiano.

Ingenti forze di polizia restano impegnate nella caccia all’uomo con l’aiuto della popolazione locale e, da stamattina, anche con il supporto di forze d’intervento rapido anti-sommossa.