In giro per il mondo (Misna, 25 marzo 2013)

25.03.2013 10:50

BREVI DALL’AFRICA (Senegal, Costa d’avorio, Mauritania, Nigeria)

SENEGAL – Almeno otto persone sono morte e altre 15 risultano disperse in seguito all’affondamento di diverse piroghe al largo di Saint Louis, nel nord. A causare l’incidente avvenuto ieri, secondo quanto riferiscono i mezzi di informazione locali, sarebbero state le cattive condizioni meteorologiche. La polizia e la guardia costiera proseguono le ricerche in mare. Di recente la pesca, tra le principali attività commerciali del Senegal, è stata colpita dalla crisi e ha visto diminuire gli introiti per i lavoratori del settore.

COSTA D’AVORIO – Sei persone, di cui due civili, sono morte in un nuovo attacco nell’ovest del paese alla frontiera con la Liberia. Lo ha reso noto la locale missione Onu (Onuci) che si è resa sul posto, secondo cui gli assalitori hanno ucciso due civili e un ‘dozo’, cacciatore tradizionale integrato nelle forze armate suppletive. Testimoni hanno riferito che l’attacco, che si è verificato nel villaggio di Petit Guiglo, sarebbe stato commesso da uomini armati “venuti dalla Liberia”.

MAURITANIA – I governi di Nouakchott e Algeri hanno firmato cinque accordi di cooperazione e stabilito la creazione di una commissione congiunta incaricata di elaborare una cornice giuridica che regolamenti gli scambi commerciali tra i due paesi, che hanno raggiunto un valore annuo di circa 60 milioni di dollari. Gli accordi riguardano anche concessioni per la pesca e cooperazione frontaliera contro i traffici illeciti.

NIGERIA – Oltre cento detenuti si sono dati alla fuga nell’est in seguito all’attacco di un gruppo di uomini armati che ha assaltato il penitenziario di Ganye, alla frontiera con il Camerun, dove erano detenuti. Nell’attacco sono state uccise almeno 25 persone, tra cui un responsabile del carcere, un poliziotto e un politico locale. Dopo l’assalto il commando si è diretto verso la banca del posto rapinandola e dandosi alla fuga. Il portavoce della polizia si è rifiutato di riferire se gli assalitori facessero parte del gruppo estremista Boko Haram.