In giro per il mondo (agenzia Misna, 22 marzo 2013)

22.03.2013 16:40

(Bolivia) PREOCCUPA CRISI DEL SISTEMA GIUDIZIARIO (16:29)

“La persistenza della grave crisi del sistema giudiziario” della Bolivia preoccupa l’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani, Navi Pillay, che nel suo rapporto annuale sul paese andino esprime inquietudine per il settore, nonostante le riforme promosse dal governo di Evo Morales.

“L’esistenza di una rete di estorsione che implicherebbe funzionari pubblici” è fra i principali motivi di apprensione per Pillay: il riferimento è alla vicenda dell’imprenditore statunitense Jacob Ostreicher che, accusato di riciclaggio in una vicenda di narcotraffico, ha trascorso quasi 19 mesi in un carcere dell’est del paese, denunciando di aver subito ricatti in cambio della libertà; un’inchiesta ha infine condotto all’arresto di 12 persone, tra cui funzionari del ministero dell’Interno.

Preoccupa l’Onu anche “l’accumulo di processi penali nei confronti di di alcuni oppositori e altre figure pubbliche di alto livello”. Secondo il rapporto, si tratta per lo più di processo per casi di corruzione, sebbene ve ne siano altri scaturiti da “affermazioni pubbliche considerate offensive dalle autorità”. A ciò si aggiunge l’alto numero di detenzioni preventive, il sovraffollamento e le “gravi condizioni di vita” nelle prigioni nazionali.

Pillay ha peraltro elogiato gli sforzi profusi dal governo per riformare la giustizia, garantire l’indipendenza dei giudici, velocizzare i processi e rafforzare la tutela dei diritti degli indigeni, delle donne e dei detenuti. Apprezzamenti sono stati rivolti anche ai programmi sociali volti a ridurre la povertà e a promuovere la scolarizzazione. Tuttavia, secondo il rappresentante dell’Alto commissariato in Bolivia, Denis Racicot, si tratta di sforzi “insufficienti a risolvere una crisi di carattere strutturale”.