In giro per il mondo (agenzia Misna, 20 marzo 2013)
(Brasile) RECORD DI POPOLARITÀ PER DILMA
Il 79% dei brasiliani appoggia la presidente Dilma Rousseff e il 63% sostiene appieno il suo composito governo, secondo un sondaggio realizzato e condotto dall’istituto Ibope.
Commissionata dalla Confederazione nazionale dell’Industria (Cni), l’inchiesta mette in luce che la prima donna alla guida del Brasile ha raggiunto il ‘record’ di popolarità dall’inizio del suo mandato, nel gennaio 2011.
“C’è una chiara tendenza di crescita della valutazione positiva del governo di Dilma. La percezione è che l’esecutivo sia riuscito ad attraversare la crisi economica senza che la popolazione sia stata particolarmente colpita” ha detto Renato da Fonseca, responsabile dei sondaggi per la Cni. Nel 2012 l’economia brasiliana è cresciuta appena dello 0,9%, contro il 2,7% del 2011 e il 7,5% del 2010, portando nuovamente il gigante sudamericano al settimo posto al livello globale, dietro la Gran Bretagna.
Sono tre i fattori che, in base al sondaggio, trainano Dilma: il basso tasso di disoccupazione e la crescita dei salari; le sue politiche sociali; il temperamento forte della presidente di fronte alle difficoltà. In vista delle elezioni del 2014, sebbene non abbia ancora ufficializzato la sua ricandidatura, al momento è dato per scontato che Dilma si ripresenterà per un nuovo mandato, affrontando con ogni probabilità il senatore Aecio Neves, del Partido da Social Democracia Brasileira (Psdb).
(Zimbabwe) INCRIMINATA ATTIVISTA PER I DIRITTI UMANI
Un avvocato impegnato nella difesa dei diritti umani e delle libertà civili è stato incriminato da un tribunale dello Zimbabwe per aver “intralciato il corso della giustizia” nel tentativo di impedire l’arresto di alcuni esponenti di uno degli ex partiti di opposizione rappresentati nel governo di unità nazionale .
Beatrice Mtetwa, questo il nome dell’avvocato, si è presentata ieri di fronte ai giudici in un’aula di un tribunale della capitale affollata da esponenti della società civile e militanti politici. Secondo il quotidiano di Harare News Day, l’avvocato è stato incriminato per aver chiesto la presentazione di un mandato di perquisizione agli agenti che domenica avevano fatto irruzione in un ufficio del Movimento per il cambiamento democratico guidato dal primo ministro Morgan Tsvangirai (Mdc-T). Il blitz aveva portato all’arresto di quattro esponenti del partito, incriminati sempre ieri per possesso di documenti illegali sulla base della Legge sui segreti di Stato.
Secondo News Day, è probabile che Mtetwa sia liberata su cauzione già oggi. Il suo arresto, avverte però il giornale, evidenzia il rischio che le tensioni tra lo Zanu-Pf del presidente Mugabe e gli altri partiti rappresentati nel governo possano tornare a crescere con l’avvicinarsi delle elezioni legislative e presidenziali previste tra qualche mese.