(Honduras) Tribunale conferma "no" a voto per militari e poliziotti (Misna)

15.07.2013 13:04

Il Tribunale supremo elettorale (Tse) dell’Honduras ha respinto la richiesta del partito guidato dall’ex capo delle forze armate Romeo Vásquez – tra i protagonisti della crisi sfociata il 25 giugno 2009 nella deposizione del presidente Manuel Zelaya – di consentire il voto a militari e poliziotti alle elezioni generali di autunno.

Il segretario del Tse, Alejandro Martínez, ha precisato che l’alta corte si è limitata a confermare quanto “chiaramente stabilito” dalla Costituzione. Martínez ha anche precisato che Vásquez e la sua Alianza Patriótica Hondureña, di cui il generale a riposo è candidato alla presidenza, possono ricorrere alle istanze preposte se contrari alla risoluzione.

La Costituzione stabilisce che “le forze armate dell’Honduras sono un’istituzione nazionale di carattere permanente, essenzialmente professionale, apolitica, obbediente e non deliberante”. Nella sua richiesta al Tse, Vásquez mette l’accento sul fatto che militari e poliziotti “non sono persone di seconda categoria” e sostiene che un articolo nel capitolo dei diritti dei cittadini consente a tutti di “eleggere ed essere eletti”, “scegliere incarichi pubblici” e “associarsi per costituire partiti politici”. Il generale in pensione si è detto pronto a ricorrere a “tutte le istanze legali”.

Lo schieramento di Vásquez è uno dei quattro nati dopo il golpe contro Zelaya. Alle elezioni di novembre parteciperanno, per la prima volta, nove diversi partiti.