Giudizio storico. S'infiamma la Bosnia ed Erzegovina
Scrive L'Osservatore Romano (9 febbraio 2014): Violente proteste antigovernative, innescate dalla grave crisi economica e dalla crescente povertà, sono divampate in Bosnia ed Erzegovina. Le contestazioni, iniziate mercoledì scorso dagli operai della città settentrionale di Tuzla, si sono rapidamente estese in tutto il Paese balcanico, sfociando ieri in disordini e scontri con le forze dell'ordine, con un bilancio - ancora provvisorio - di oltre duecento feriti e decine di arresti. Bersaglio delle proteste è l'inefficienza della classe politica, ritenuta responsabile dello stallo e dell'immobilismo che stanno ritardando le riforme e il cammino europeo della Bosnia ed Erzegovina, fanalino di cosa tra i Paesi della ex Jugoslavia. Raccogliendo il segnale lanciato da Tuzla, un tempo importante polo produttivo e industriale, migliaia di giovani e disoccupati hanno indirizzato la propria rabbia contro edifici e sedi istituzionali. (...) Oltre il 20 per cento della popolazione vive al di sotto della soglia della povertà. (...)