(Filippine) Corte Suprema proroga sospensione legge su salute riproduttiva (Misna)

17.07.2013 18:02

La Corte suprema filippina ha deliberato che la sospensione in vigore dal 19 marzo per l’applicazione della Legge sulla salute riproduttiva, resterà a tempo indeterminato. Questo per rendere possibile, a partire dal 23 luglio, una seconda possibilità per i giudici di valutare le eccezioni di incostituzionalità della legge presentate dai partiti e movimenti, inclusa la Chiesa cattolica, che si oppongono alla sua attuazione e le tesi favorevoli dei gruppi che hanno invece facilitato il cammino della legge e salutato con favore la sua approvazione lo scorso dicembre.

Con un voto di stretta misura, otto contro sette, i giudici della i giudici supremi hanno deliberato di prorogare il provvedimento di sospensione che sarebbe scaduto oggi. Diverse le reazioni delle parti che hanno presentato le loro diverse visioni della legge davanti ai giudici. I leader ecclesiali si sono detti convinti che la Corte alla fine delibererà il blocco della legge, mentre i fautori hanno espresso dispiacere per la decisione, sottolineando che la Chiesa non dovrebbe intervenire in questioni che sono di competenza dello stato.

La legge obbliga il governo, tra l’altro, a mettere a disposizione fondi pubblici per la distribuzione di contraccettivi, per accrescere il numero delle levatrici autorizzate e per promuovere l’educazione sessuale nelle scuole elementari. Condizioni che per la Chiesa aprirebbero e porta a degrado morale e a un incremento dell’aborto come metodo di controllo demografico, ma per le Ong alla testa della campagna che ha portato la legge all’approvazione in parlamento, contribuirà soprattutto a ridurre il tasso di mortalità delle madri, oggi attorno a 5.300 all’anno, il più alto nel Sud-Est asiatico, e a limitare volontariamente la prole secondo le condizioni socio-economiche delle famiglie, con maggiore autonomia per la donna.