(Egitto) Alta tensione dopo appello generale El-Sisi (Misna)

25.07.2013 10:28

Si prospetta una giornata ad alta tensione in Egitto dopo l’appello rivolto ieri alla popolazione dal capo delle forze armate, Abdel-Fattah El-Sisi, a scendere in piazza domani. “Chiedo a tutti gli egiziani onesti e degni di fiducia a manifestare per darmi il mandato e l’ordine di combattere le violenze e il rischio di terrorismo” ha detto il generale, che è anche ministro della Difesa e vice-premier di transizione, parlando ad Alessandria a una cerimonia militare.

El-Sisi ha ribadito che la deposizione del presidente Mohamed Morsi – da lui indicato solo come “l’ex presidente” – è stata una risposta “alla volontà del popolo” e che la ‘road map’ tracciata dalle attuali autorità provvisorie sarà rispettata. “Chiedo a tutti i partiti politici – ha aggiunto – di unirsi agli sforzi per la riconciliazione nazionale”.

Dichiarazioni supportate più tardi da un portavoce del presidente ‘ad interim’ Adly Mansour: “L’Egitto ha già cominciato una guerra al terrorismo; l’appello di El-Sisi è a protezione della rivoluzione e dello Stato” ha affermato Ahmed El-Muslimany, rilanciato dalla versione online del quotidiano Ahram.

Dura la reazione dei Fratelli Musulmani che hanno definito le parole di El-Sisi, “capo del sanguinoso golpe militare”, una dichiarazione di “guerra civile”. Il gruppo Tamarod, promotore della destituzione di Morsi, ha espresso a El-Sisi il suo appoggio incondizionato.

Sul terreno, anche ieri si sono contate vittime nel Sinai: due soldati sono stati uccisi in un attacco nel nord; altre tre persone sono morte per l’esplosione di un’autobomba.