(Economia/Finanza) Brevi, Sole 24 Ore del 28 febbraio 2013

28.02.2013 06:47

- "Per Eni meglio scorporare subito Saipem". Secondo l'investitore attivista, la cessione ad altri gruppi o il collocamento sarebbero una svendita e andrebbero a danno degli azionisti. Lettera a Scaroni dal fondo Usa Knight Vinke: fiducia nel management ma troppi rischi dalla controllata.

- Il gestore Usa che fa l'attivista in Europa. Chi è Eric Raimondo Knight. Origini e finanziatori: madre olandese e padre napoletano, per il finanziere prima la gavetta alle Cayman poi il debutto con i soldi di Stern e del fondo pensioni Calpers.

- Il London Metal in rosso nel 2012 ma balzano i ricavi. Pesano oneri legati al takeover da parte di Hong Kong. In vista legami con mercati cinesi.

- Australia, per il ramo minerario previsioni di rallentamento. Bhp Billiton stima meno crescita e volatilità dei prezzi. Incognita cinese: la domanda di Pechino appare in frenata ma ci sono anche segnalazioni di una possibile ripresa rispetto all'anno scorso.

- Cacao. Riforme ivoriane a rischio per i prezzi. In Costa d'Avorio le attese riforme nel settore del cacao, finalizzate a sostenere il reddito degli agricoltori e incoraggiare gli investimenti nelle piantagioni, appaiono a rischio a causa del forte cedimento delle quotazioni internazionali, che rende difficile al Governo sostenere i prezzi offerti ai produttori (dopo la vendita anticipata del raccolto 2012-2013).

- Petrolio. Oslo alza del 15% le stime sulle riserve. La Norvegia ha aumentato del 15% le stime sulle sue riserve offshore estraibili di petrolio e gas a 18,7 miliardi di barili (boe). La revisione riguarda la zona artica e segue una mappatura condotta in seguito alla risoluzione (...) di una controversia con la Russia sui confini durata circa quarant'anni. Circa 1,9 miliardi di barili potranno essere estratti in un'area offshore nel Mar di Barents e circa 566 milioni in un'area di nuova rilevazione situata a est della Groenlandia e a nord dell'Islanda chiamata Jan Mayen.

- Glencore entra in società brasiliana. Il colosso del trading di materie prime Glencore ha preso una partecipazione non specificata nel produttore brasiliano di minerali di ferro Ferrous Resources, nel quadro di un accordo secondo il quale si impegna a comprare 20 milioni di tonnellate di prodotto nell'arco dei prossimi quattro anni. Glencore sta cercando di assicurarsi maggiori spazi in un settore dominato da tre colossi come Rio Tinto, Bhp Billiton e Vale. Ferrous aveva invece urgente bisogno di un sostegno patrimoniale.

- Chiusa l'Opas di Hera, Acegas verso il delisting. Si è chiusa ieri con successo l'Opas promossa da Hera sul 57% del capitale Acegas-Aps. Secondo i dati provvisori resi noti da Borsa Italiana, Hera verrà a detenere il 92,72% della società triestino-padovana. Considerato che l'operazione prevedeva il superamento del 90% del capitale l'avvio delle procedure di delisting per Acegas, l'operazione ha raggiunto il traguardo fissato. "Il successo dell'Opas - ha commentato Tommaso Tommasi di Vignano, presidente di Hera - è da salutare con grande soddisfazione, l'altissima adesione, fra gli altri, dei piccoli risparmiatori, significa che il progetto industriale e di servizio che abbiamo proposto con questa aggregazione è stato pienamente compreso e apprezzato, oltre che dai mercati, anche dai territori. Adesso l'obiettivo è portare avanti i processi di integrazione operativa e procedere al delisting di AcegasAps Spa".

- Libor, faro sulla banca turca di UniCredit. L'Antitrust locale valuta sanzioni da 828 milioni di dollari per tutti i soggetti coinvolti tra cui il mercato Garanti. Anche Yapi Kredi tra i dodici istituti sotto inchiesta in Turchia per manipolazione dei tassi.

- Fiat assegna a Marchionne altri nove milioni in azioni. Nella relazione al bilancio emergono debiti pensionisti Chrysler per 6,9 miliardi. L'organico 2012 del gruppo è aumentato a 215mila unità.

- Utili Piaggio in tenuta. Forte crescita in Asia. Sale la quota europea nello scooter. Le vendite: in lieve calo i ricavi a 1,4 miliardi: un risultato che il gruppo considera comunque positivo viste le difficoltà del mercato.

- "Per Sony c'è il ritorno al profitto". Parla il presidente e ceo Kazuo Hirai: dopo quattro anni consecutivi di rosso il gruppo è pronto ad annunciare nuovi utili. Il manager: la strategia fondamentale ora è puntare su dispositivi mobili e giochi. Le prospettive: "L'obiettivo è riportare il settore Lcd a break even. Ci auguriamo una ripresa dell'economia giapponese e benefici dall'euro forte".

- Dai soci Apple fiducia al board. L'assemblea degli azionisti di Cupertino. Il ceo: Tim Cook incassa il sostegno dopo le polemiche sull'utilizzo della maxi liquidità in cassa: "E ora confronto attivo".