(Economia/Finanza) Brevi, Sole 24 Ore del 2 marzo 2013
- I prezzi del petrolio tornano sotto i livelli di inizio anno. Pesano le incertezze politiche Usa e i fondamentali. Il Brent scivola intorno ai 110 dollari.
- "Lo shale gas è necessario alla competitività europea". Appello del presidente della lobby siderurgica. La Polonia si muove: mentre vari Paesi temono gli effetti ambientali delle nuove tecniche estrattive, Varsavia e Kiev guidano il decollo del settore.
- Glencore. Baratto sospetto con l'Iran. Il colosso del trading delle materie prime Glencore avrebbe ceduto migliaia di tonnellate di alluminio a una società iraniana che ha fornito alluminio per il programma nucleare del Paese. Lo hanno rivelato fonti bene informate, secondo cui si sarebbe trattato di un baratto con l'Iralco. L'operazione è avvenuta prima che la Ue sanzionasse l'Iralco a dicembre.
- Ucraina. Balza l'export di cereali. Le esportazioni granarie dall'Ucraina sono aumentate di 17,6 milioni di tonnellate nel corso di questa stagione (2012-2013), rispetto allo stesso periodo dell'annata precedente. I volumi comprendono tra l'altro 9 milioni di tonnellate di mais, 6,1 milioni di tonnellate di frumento e 2 milioni di tonnellate di orzo. L'Unione Europea è diventata in questa stagione il maggiore importatore, con 7,7 milioni di tonnellate di cereali. Kiev intende esportare in tutto tra 21 e 23 milioni di tonnellate.
- Cina. Rilascia le riserve di frumento e colza. Pechino sta per rilasciare sul mercato parte delle riserve statali di frumento e olio di colza per raffreddare prezzi agricoli che si sono avvicinati ai record storici. Lo ha annunciato il portale del settore China Cereal, secondo cui tra il 6 e l'8 marzo le autorità venderanno 1,28 milioni di tonnellate di frumento e anche 100mila tonnellate di olio di colza (di cui più che altro intenderebbe rimpiazzare vecchie scorte). Non sono stati forniti dettagli sul prezzo al quale le vendite saranno effettuate.
- Lloyds resta in perdita e il Tesoro deve attendere. Nuovi maxi-accantonamenti per lo scandalo polizze fanno ripiegare il titolo. A Horta-Osorio un bonus da 1,5 milioni di sterline.
- Le agenzie statali Usa Freddie e Fannie tornano ai maxi-utili. Il risanamento dei colossi statunitensi dei mutui. Profitti da record nei bilanci 2012. I numeri: per Freddie Mac un risultato di 11 miliardi di dollari, primo attivo dal 2006. Conti ancora da approvare per Fannie Mae.
- La Cina rilancia sui bond per finanziare nuove città. Il piano di urbanizzazione da 6.400 miliardi di dollari. Le risorse: la liberalizzazione dei mercati è diventata ora una priorità di Pechino. Fra gli obiettivi: accrescere il peso dei muni-bond.
- Se il fondo pensioni guadagna 56 miliardi. In tre mesi guadagni dagli investimenti per l'equivalente di 56 miliardi di dollari: un bel ritorno per il più grande fondo pensioni del mondo. Il Gipf (il fondo pensione statale giapponese) tra ottobre e dicembre ha potuto realizzare la sua seconda miglior performance di sempre. Non per suo specifico merito, per per l'"Abeconomia", o meglio per le mere attese degli investitori sulle politiche del nuovo Governo guidato da Shinzo Abe, prima ancora che entrasse ufficialmente in carica il giorno dopo Natale. Dalla metà di novembre, quando furono annunciate le elezioni anticipate, il mercato azionario nipponico ha cominciato a schizzare verso l'alto (aumentando del 16,71% il valore delle partecipazioni domestiche), mentre lo yen ha preso a indebolirsi incrementando il valore in yen degli asset esteri (+13,62% sulle obbligazioni straniere e +13,78% sull'equity oltreconfine). Così il fondo ha registrato un ritorno sugli investimenti pari a 5.140 miliardi di yen, appena sotto la performance del primo trimestre 2012 (5.480 miliardi). Il valore totale dei suoi asset è salito del 4% rispetto a fine settembre, raggiungendo 11.900 miliardi di yen (1.210 miliardi di dollari). Unico neo, i ritorni sui bond giapponesi (che contano per il 60% delle sue risorse), scivolati dello 0,06 per cento, il che è accaduto per la prima volta dall'inizio del 2011. Ora il grattacapo è come riallocare il portafoglio dell'equity domestico, visto che le partecipazioni estere sono intorno al tetto massimo consentito e quelle di bond statali vicino al limite minimo. Se poi dovessero cambiare i prudenti criteri di allocazione, il Nikkei avrà una ulteriore spinta.