(Economia/Finanza) Brevi, Sole 24 Ore del 1 marzo 2013
- Basilea 3, accordo su bonus e capitale. Il Parlamento e il Consiglio europeo hanno trovato l'intesa sui requisiti patrimoniali delle banche. Il documento passa ora al voto della plenaria. Tetto agi incentivi dei manager: non potranno superare l'ammontare della remunerazione di base. Le regole: nuova trasparenza sui conti. Gli istituti dovranno pubblicare Paese per Paese i dati relativi a tasse, profitti e sussidi.
- (Basilea 3) Una sconfitta pesante per la City di Londra. Le reazioni polemiche: i banchieri già sperano nell'uscita dalla Ue. Il sindaco di Londra: "La mossa più delirante decisa dall'Europa".
- (Basilea 3) Per le banche italiane tregua con il rinvio al 2014. Slittano a gennaio le nuove regole sul capitale. Rigore e ripresa: l'applicazione immediata delle norme di Basilea 3 nel contesto recessivo avrebbe accentuato la stretta al credito.
- L'oro in ribasso per il quinto mese consecutivo. Più scettici gli analisti e gli operatori finanziari. Forti disinvestimenti dagli Etf settoriali.
- "La prima fonte di energia sarà il gas o il fotovoltaico". Un rapporto Shell delinea due future alternative. Allarme sussidi da EPI: l'Earth Policy Institute sottolinea che i combustibili fossili godono di aiuti pubblici tre volte superiori alle energie alternative. (https://www.shell.com/scenarios).
- Eni sigla un'intesa con PetroVietnman. Il presidente e ceo della compagnia petrolifera di stato vietnamita Vietnam Oil and Gas Group (PetroVietnam), Do Van Hau, e l'ad di Eni, Paolo Scaroni, hanno firmato ieri ad Hanoi un accordo per la valutazione congiunta del potenziale di risorse non convenzionali nel Paese. L'accordo fa seguito alla firma, il 21 gennaio a Roma, della dichiarazione di intenti tra le due società che prevede per la compagnia di stato vietnamita l'opportunità di espandere le proprie attività internazionali e per Eni la possibilità di consolidare la propria presenza in Vietnam.
- Luxottica, l'anno dei record. Nel 2012 utile operativo arriva a un miliardo. Ai soci 270 milioni di euro. Il ceo Andrea Guerra: "Abbiamo generato oltre 700 milioni di cassa, primato che ci ha consentito di rafforzare ulteriormente la base patrimoniale".
- "Snam crescerà con il gas francese". Carlo Malacarne, amministratore delegato. L'acquisizione di Tigf ha una valenza industriale. Balza a 2,1 miliardi l'utile operativo 2012. L'obiettivo: "Puntiamo allo sviluppo strategico della società che vogliamo integrare nella rete europea".
- Saras, la perdita 2012 raddoppia a 90 milioni. Ricavi in crescita dell'8%. Le alleanze: i vertici al lavoro con i russi di Rosneft per una serie di accordi non solo commerciali. "Diverse idee sul tavolo, gli sviluppi entro due mesi".
- Ti Media, nuova offerta di Clessidra. Per La7 spunta all'ultimo minuto anche l'offerta vincolante dell'editore piemontese Guido Veneziani, recapitata ieri. La proposta, migliorativa, riguarda l'intero pacchetto di canali digitali e tv. L'incognita: si riapre la partita ? Ancora in corso i negoziati con Cairo. Il nodo delle penali: il tasto 7 del telecomando, il lock-up di 18 mesi e i vincoli alla dote.
- Se Telefonica giudica "smobilizzabile" la quota di Telco. Il nodo del controllo: la holding sotto stress. Con quanto ha perso su Kpn, Slim avrebbe potuto comprarsi oggi il 30% di Telecom.
- Gli spagnoli svalutano ancora Telecom. Le rettifiche: Telefonica ha svalutato la quota nella compagnia italiana per 949 milioni portando il valore dell'asset a 1,23 miliardi.
- La cinese Hna Group entra in Nh Hoteles. Advisor è stata Centrale Finanziaria.
- Per Rbs perdite lorde da 5,2 miliardi di sterline. Molti oneri sul 2012. Le attività italiane: Soro (Rbs Italia): "Nel 2012 ricavi in crescita del 10%, il 30% in più del budget. Dopo i tagli, ora l'assetto è efficiente. Fiducia sul 2013".
- Tassi manipolati, i guai asiatici di Ubs. Non c'è pace per Ubs sul fronte delle sospette manipolazioni dei tassi. Anche se la banca svizzera ha già accettato di pagare 1,5 miliardi di dollari lo scorso dicembre in relazione allo scandalo Libor e connessi, non basta che resti - come per gli altri istituti coinvolti - lo spettro delle cause civili negli Usa. Due suoi ex trader a Singapore hanno fatto causa al colosso elvetico per una sorta di "licenziamento senza giusta causa". Mukesh Kumar Chhaganlal e Prashan Parmeshwar non solo sostengono che la società li ha sospesi l'anno scorso e poi licenziati il 7 febbraio senza chiarire in dettaglio il perché ma allegando semplicemente una "gross misconduct": sostengono pubblicamente che il loro allontanamento è finalizzato a sminuire il ruolo della banca "nel montante scandalo relativo alla presunta manipolazione dei tassi di riferimento sul mercato di Singapore" (in particolare i cosiddetti Nod, non-deliverable forwards, sulle valute di Paesi emergenti). Kumar sostiene di aver avvertito il suo superiore sulla mancanza di trasparenza su questo mercato. Più che le pretese su compensi e danno dei due ex dipendenti, Ubs deve temere di formalizzare le ragioni del loro licenziamento per i potenziali riflessi a vasto raggio dell'ammissione esplicita di manipolazioni.".