(Economia/Finanza) Brevi (da Sole 24 Ore del 16 febbraio 2013

16.02.2013 08:23

- Telecom, vigilia di tensione per il consiglio. Il presidente Franco Bernabé rientra in anticipo dal road-show: week-end di lavoro dello staff dirigenziale per preparare il board di lunedì. Da Telco rassicurazioni al management anche se restano divergenze sulle scelte strategiche. Il bond in cantiere: l'ibrido a sessant'anni, richiamabile dopo cinque, potrebbe offrire una cedola compresa tra il 7,5% e l'8%: si decide la settimana prossima

- I fondi lasciano l'oro. Prezzo sotto 1.600 dollari al minimo da 6 mesi. Soros dimezza le quote di Etf, altri le azzerano. Paulson tiene duro, ma è esposto a ricatti

- AngloAmerican ottimista sul 2013: domanda cinese in accelerazione. Il gruppo ha chiuso il bilancio con 1,5 miliardi di perdite. Anno difficile: oltre alla svalutazione di Minas Rio in Brasile e agli scioperi in Sudafrica, sui conti hanno pesato anche i ribassi delle materie prime

- Commodity più care in gennaio. Complice il rafforzamento della divisa europea, l'indice Prometeia dei prezzi in euro delle commodity industriali in gennaio è cresciuto dell'1% rispetto al mese precedente. A subire un rialzo, peraltro piuttosto sostenuto, dei costi di approvvigionamento sono state tuttavia solo le imprese chimiche (+2%) e della moda (+3%). Nel settore della meccanica e nella filiera legno e carta il costo delle materie prime è rimasto nel complesso stabile, mentre è sceso dell1% nel comparto alimentare. Il rischio di variabilità dei prezzi è in aumento per tutti i settori

-  Commerzbank torna in rosso, tagliati i bonus. Conti in peggioramento e taglio dei bonus per Commerzbank. La seconda banca tedesca ha diffuso ieri i dati del quarto trimestre, chiuso con una perdita netta di 716 milioni di euro, a fronte di un utile di 316 milioni dell'esercizio precedente. Il risultato, segnato dalle svalutazioni legate a imposte patrimoniali, è stato giudicato dal Ceo Martin Blessing "insoddisfacente". La banca ha annunciato un taglio degli incentivi che riguarda tutti i lavoratori e sarà in media del 17% con punte del 20% per il ricco segmento dell'investment banking. Non è la prima volta che l'istituto - salvato nel pieno della crisi dallo Stato tedesco con un'iniezione da 8 miliardi di euro - interviene sulla parte variabile dei salari: i bonus pari a 318 milioni (8% degli stipendi totali) erano già stati ridotti in media del 12% nel 2011. Il Ceo Blessing ha annunciato che, da parte sua, rinuncerà completamente agli extra

- Gemina, la fusione arriva al cda. Il board convocato il 26 febbraio per la relazione dell'advisor industriale Bain. Ieri era toccato al consiglio di Atlantia. Le assemblee per il via libera all'integrazione previste per il 22 e il 24 aprile. I soci di minoranza: il fondo Kairos scrive alla holding aeroportuale: il mercato preferisce un'operazione con cassa o mista alla fusione secca

- Airbus "scarica" le batterie al litio. Dopo i problemi del Boeing 787, per l'A350 ha scelto il "vecchio" nickel. I controlli: le autorità europee potrebbero negare l'autorizzazione al volo alla tecnologia sotto accusa finché non sarà verificata

- Ppr accelera su utili e ricavi. Per il 2013 previsioni favorevoli. Le attività del big: vola il fatturato del gruppo con un +21% a 9,7 miliardi. Bene il polo creato attorno a Gucci, mentre delude Puma. Male la distribuzione

- Eni dimezza i debiti e alza la cedola. Il gruppo chiude il 2012 con un utile operativo adjusted in crescita del 14,6% a 19,75 miliardi. Proposto dividendo di 1,08 euro

- Il Ceo: vendere Saipem non è una priorità. Scaroni: "E' perfettamente possibile fare business ovunque nel mondo senza pagare tangenti". "Dalla quotazione (1999) a oggi il ritorno per i soci è stato del 600%". Il manager: "La politica di Eni è che nulla di illegale è mai accettabile. Il nostro approccio è di tolleranza zero verso tangenti e fenomeni di illegalità"

- Campari distribuirà il rum Appleton negli Usa. Diritti acquisiti per 20 milioni di dollari

- Sia (Società interbancaria per l'automazione) pronta a mettere in rete le grandi Borse occidentali. Dopo Londra e Francoforte, la società aprirà una filiale a New York. Un network italiano per 20 piazze internazionali

- Derivati, il mercato anticipa i regulator: cresce il peso delle "clearing house". A metà marzo pronta la cornica normativa, il debutto ufficiale solo fra un anno. L'impatto: l'obiettivo è mettere ordine e sottoporre a standard certi un aggregato che a livello globale vale 639mila miliardi di dollari