(Colombia) Stato responsabile di crimini nel conflitto interno (Misna)

26.07.2013 13:09

“Lo Stato colombiano è stato responsabile, in alcuni casi per omissione, in altri per azione diretta di alcuni agenti dello Stato, di gravi violazioni dei diritti umani e infrazioni al diritto internazionale umanitario avvenute durante questi 50 anni di conflitto”.

Per la prima volta nella storia della Colombia, un presidente, Juan Manuel Santos, ha ammesso pubblicamente le responsabilità dello stesso Stato nella guerra che si protrae da mezzo secolo. Lo ha fatto in un discorso in cui ha difeso il cosiddetto ‘Quadro normativo per la pace’, il modello di ordinamento giuridico disegnato dal Congresso per la transizione da una Colombia in conflitto a un paese in pace.

Santos si è impegnato affinché l’ammissione di responsabilità sia “un primo passo” affinché anche i singoli colpevoli di reati si facciano avanti accettando di farsi giudicare dai tribunali. “E se ci incamminiamo davvero verso la fine del conflitto, anche i membri delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) e dell’Eln (Esercito di liberazione nazionale) e gli smobilitati delle autodifese (paramilitari) responsabili di violazioni del diritto internazionale umanitario dovranno assumersi la loro. Questo è fondamentale” ha sottolineato il capo dello Stato.

Di fronte ai critici – in particolare il collettivo di avvocati José Alvear Restrepo, secondo i quali il ‘Quadro normativo per la pace’ non rispetta la Costituzione e rischia invece di favorire l’impunità prevedendo, ad esempio, scontri di pena per i rei confessi, Santos ha ribadito che “non solo non apre spazio all’impunità ma, soddisfa nella maniera più ampia possibile i diritti delle vittime in un conflitto altamente inumano”.

Il presidente ha aggiunto che “non si tratta di sacrificare la giustizia per ottenere la pace ma di come ottenere la pace col massimo della giustizia”. Pensando alle trattative in corso a Cuba tra il governo e le Farc Santos ha concluso affermando che “siamo di fonte a una possibilità reale, a mio giudizio la migliore della nostra storia, di porre fine al conflitto armato interno…la pace della Colombia è anche la pace del continente”.