(Colombia) Catatumbo: vice Presidente guida dialogo con "campesinos" (Misna)

15.07.2013 09:53

“Garantire il rispetto reciproco e creare un clima di fiducia” per mitigare la violenza che ha segnato le proteste nella regione nord-orientale del Catatubo: sono gli obiettivi dichiarati assunti dal vice-presidente Angelino Garzón che ha rilevato la guida dei difficili negoziati intrapresi con i ‘campesinos’ che da ormai un mese protestano contro lo sradicamento forzoso delle coltivazioni di coca, loro unica forma di sussistenza.

Ex dirigente sindacale noto per le sue capacità negoziali, Garzón è stato inviato nel comune petrolifero di Tibú, nel dipartimento di Norte de Santander, cuore delle manifestazioni insieme alla località di Ocaña, dove si sono verificati nei giorni scorsi scontri tra dimostranti e polizia conclusi con quattro vittime civili e oltre 50 feriti. “Abbiamo tutta la buona volontà necessaria ma speriamo che questa volta il governo risponda con la volontà di raggiungere accordi che mettani fone alla profonda crisi economica, sociale e umanitaria del Catatumbo” ha detto ai giornalisti César Jerez, rappresentante dei ‘campesinos’.

Protestano anche le 21 associazioni di produttori di palma da olio, una delle colture intensive osteggiate dai ‘campesinos’: questi ultimi chiedono l’istituzione di una cosiddetta Zona di riserva contadina (Zrc), antica promessa mai rispettata del governo, che tuteli l’agricoltura su scala familiare e l’habitat naturale. I produttori di palma da olio denunciano invece perdite a fronte dei blocchi stradali installati dai ‘campesinos’.

Regione storicamente abbandonata dallo Stato colombiano, il Catatumbo è stata teatro negli ultimi trent’anni di una lotta senza quartiere tra guerriglieri, paramilitari e narcotrafficanti. Il riaccendersi delle proteste nella regione è stato seguito da mobilitazioni di altri settori, dai produttori di caffè, ai minatori, pronti allo sciopero nazionale per ottenere migliori condizioni lavorative.