(Cina) La crisi della classe media, limitata e nella morsa del debito (Misna)

24.07.2013 15:34

Da tempo anche nella Repubblica popolare cinese, va evidenziandosi la crisi della classe media globalmente il settore di popolazione più colpito dalla contrazione mondiale iniziata nel 2008, minato da disoccupazione e da debiti sempre più pesanti che l’ha portato in alcuni paesi praticamente al collasso. Una situazione che interessa anche i paesi in via di sviluppo dove le società vanno sempre più polarizzandosi su linee di reddito, con un crescente divario tra ricchi e poveri.

La Cina non fa eccezione, se non per la scarsa consistenza numerica della sua classe media, che gode anche di minori livelli di reddito e di benessere rispetto alla controparte in molte nazioni. Secondo la recente Indagine statistica dell’Accademia cinese delle Scienze sociali, il reddito della classe media cinese varia tra 11.800 e 17.700 dollari l’anno, un parametro di reddito che ne interessa il 23% della popolazione complessiva. Una percentuale nettamente inferiore a quella dei paesi sviluppati e inferiore a molte nazioni in via di sviluppo.

Un limite notevole è il divario di reddito, cresciuto ulteriormente nell’ultimo decennio, che sta alla base di una situazione definita “seria” dal professor Zhang Monan, accademico e economista, in un’analisi pubblicata da media cinesi.

Lo scarso potere d’acquisto della classe media è infatti una delle ragioni per cui i consumi privati restano a un livello molto basso, rendendo difficile un’espansione economica non legata alle sole esportazioni. Come capacità di spesa, infatti, la classe media è di poco più benestante dei gruppi meno favoriti, ma contrariamente ad essi, è sovente presa nella morsa dei debiti a causa dei costi elevati della sanità, dell’istruzione e, soprattutto, delle abitazioni. Se nel mondo industrializzato affitti o mutui per la casa incidono per il 20-30% sul reddito familiare nella fascia di reddito media e occorrono da tre e sei anni di reddito per diventarne proprietari, in Cina questo rapporto è assai più elevato e l’acquisto di un’abitazione può drenare le risorse di tre generazioni.