(Cina) Gravi danni e vittime in aumento per il terremoto nel Gansu (Misna)

22.07.2013 17:08

Due scosse di terremoto hanno colpito duramente una regione rurale della Cina centro-occidentale nella mattinata, uccidendo almeno 75 persone. I feriti sono saliti a 500 e i danni sono gravi, anche se non del tutto verificati. A colpire una vasta aree collinare della provincia di Gansu è stata una scossa di magnitudine 5,9 attorno alle 7 e 45, seguita un’ora e mezza dopo da un’altra di magnitudine 5,6. Entrambe originate a una profondità relativamente modesta, attorno ai dieci chilometri sotto la superficie, che spiega i danni consistenti, anche se in un’area relativamente poco popolata.

Al calare della sera, molti sono i dispersi la cui ricerca, come pure la messa in sicurezza di edifici pericolanti e l’assistenza alla popolazione colpita sta impegnando le squadre di soccorso. Almeno 1500 anche i militari che stanno scavando per cercare i superstiti tra le macerie di migliaia di abitazioni.

L’area è relativamente remota e le scosse che hanno danneggiato strade, ponti e provocato l’interruzione di linee elettriche e telefoniche, hanno reso difficoltoso il movimento delle squadre che cercano di raggiungere le località più colpite attorno alla città di Dingxi, a soli 40 chilometri dall’epicentro. Il centro abitato ha avuto relativamente pochi danni e ancora meno sono quelli registrati nel capoluogo provinciale, Lanzhou, ma la popolazione è scesa per le strade terrorizzata. La scossa principale è stata sentita nettamente fino nella città di Xi’an a 400 chilometri di distanza. Le autorità provinciali hanno diffuso in serata un primo bilancio di 1200 edifici crollati e 21.000 gravemente danneggiati, sia dalle scosse principali, sia dalle quasi 400 di assestamento registrate nelle ore successive.