Burkina Faso. Presidente visita le province, aria di referendum (Misna)

13.05.2014 13:32

E’ impegnato in visite ufficiali ai quattro angoli del paese il presidente Blaise Compaoré, in quello che media ed analisti presentano come “una campagna di sensibilizzazione a favore del referendum”.

Da mesi la possibilità di una modifica dell’articolo 37 della Costituzione per consentire a Compaoré, al potere dal 1987, di candidarsi alle presidenziali del 2015 è al centro del dibattito socio-politico e di proteste di strada. Uno scenario respinto dall’opposizione, da una parte della società civile e da decine di politici un tempo vicini al capo dello Stato e al suo partito, il Congresso per la democrazia e il progresso (Cdp), dal quale hanno rassegnato le dimissioni.

Alle popolazioni di Réo (centro-ovest) che hanno chiesto a Compaoré di “rimanere alla guida del paese più a lungo possibile”, il presidente ha assicurato che “sarà il popolo libero a scegliere. Siamo maggioritari nel paese, quindi siamo in grado di imporre le nostre scelte”. Senza usare la parola referendum, il capo dello Stato ha così avvalorato la tesi dei suoi oppositori sulla possibilità di indire un referendum popolare per emendare la legge fondamentale prima delle presidenziali.

“Non siamo sorpresi da questa uscita. E’ soltanto un segreto di pulcinella che è stato rivelato pubblicamente” ha detto la direzione dell’Unione per il progresso e il cambiamento (Upc). Per Roch Marc Christian Kaboré, ex alleato del presidente oggi alla guida del nuovo Movimento del popolo per il progresso (Mpp), “c’è un pericolo per la democrazia e la pace sociale: invece di rimanere super partes il capo dello Stato è sceso nella mischia per imporre con la forza la modifica dell’articolo 37, con conseguenze drammatiche di cui sarà il responsabile”. Per alcuni esponenti della società civile, dal Movimento del 21 aprile (M21) al ‘Balai citoyen’, “non c’è democrazia”. “Compaoré – hanno detto gli esponenti della società civile – deve dirci addio e rinunciare al potere nel 2015. Il suo autobus è giunto a capolinea”. Intanto sulla scena politica del Burkina Faso in pieno fermento c’è un nuova protagonista: il Raggruppamento per un risveglio repubblicano (Rsr), costituito lo scorso fine settimana da René Emile Kaboré, che ha lasciato l’Mpp.