Brevi di economia/finanza (Sole 24 Ore, 3 aprile 2013)

03.04.2013 06:51

- Vodafone nel mirino di Verizon & At&T. I colossi Usa si trincerano dietro secchi "no comment" ma sembrano disposti a pagare un premio del 40% rispetto agli attuali prezzi di Borsa. L'operazione vale 245 miliardi di dollari e potrebbe diventare il merger più ricco di sempre. Gli obiettivi: in caso di successo, At&T riuscirebbe finalmente a entrare in Europa mentre Verizon rileverebbe il 100% della joint con gli inglesi.

- Offerta crescente e consumi limitati pesano sul rame. Scorte in gran parte indisponibili, benchè ampie. Quotazioni minime da sette mesi.

- Nuovo rinvio per la fusione Glencore-Xstrata. Il via libero cinese si fa attendere e Glencore ha rinviato per la quinta volta la fusione da 33 miliardi di dollari con Xstrata: il termine slitta dal 16 aprile al 2 maggio. Il ceo Ivan Glassenbeeg resta però ottimista: le discussioni con il ministero del Commercio cinese, ha detto, sono "costruttive", e ormai alle fattute finali. L'attenzione di Pechino si focalizza soprattutto sul rame, di cui Glencore controlla il 30% del mercato dei concentrati.

- Exxon e Bhp studiano piattaforma da record. Gas: maxi impianto galleggiante per il Gnl.

- Rame. India, giudici fermano la maggiore fonderia. L'India rischia di accelerare l'import di rame dopo la chiusura di una fonderia da oltre 300mila tonnellate, che soddisfa la metà del suo fabbisogno. L'impianto di Tuticorin (Tamil Nadu), di proprietà di Sterlite Industries, resterà chiuso almeno una settimana dopo una fuga di gas su cui dovrà pronunciarsi il tribunale ambientale. Lo stop potrebbe prolungarsi. Per lo stesso impianto Sterlite ha già rischiato la chiusura definitiva e, proprio ieri, è stata condannata a pagare 18 milioni di dollari per violazioni di leggi ambientali.

- Lonmin. Sceglie come ceo ex dirigente Amplats. Lonmin ha scelto come nuovo ceo Ben Magara, dirigente della concorrente Amplats, con grande esperienza in Sudafrica, dove operano entrambe le società. Lonmin controlla tra l'altro la miniera di platino Marikana, dove lo scorso agosto uno sciopero è sfociato in una strage.

- Tlc, l'Europa apre la porta al riassetto. Oltreoceano il settore si è già consolidato mentre qui si contano 190 operatori di telefonia mobile. L'erosione dei margini impone alle compagnie una revisione delle strategie. Lo scenario: il mercato è difficile e rappresenta una scommessa per i colossi internazionali mentre i big locali devono fare i conti con il debito.

- Virgin Atlantic corteggia Air France-Klm e Alitalia. L'obiettivo è una joint-venture per crescere in Asia, Africa e Medio Oriente. Il colosso di Richard Branson cerca alleati.

- Mediolanum, il Fisco chiede 344 milioni. La società respinge questa interpretazione considerando l'analisi dell'Agenzia delle Entrate "illegittima" ed "errata". Faro sulle retrocessioni delle commissioni della irlandese International Funds. Il braccio di ferro: cresce il contenzioso tra la Banca e il fisco e, per risolverlo, le due parti si affidano ad una procedura arbitrale europea.

- Cento aziende italiane pronte al progetto Elite. A metà aprile si chiude la selezione per trenta nuove imprese. La Borsa premia le piccole: nel 2013 Ftse Star a +12,1%. I partner: Peyrano (Borsa): "In anticipo i benefici dell'eventuale Ipo". Boccia (Confindustria): "Un'occasione di crescita dimensionale e culturale".

- Alla City tornano le assunzioni. Duemila nuovi occupati nel primo trimestre, altrettanti entro giugno.

- Una patente d'onestà per i trader inglesi. Dopo le polemiche sul caso Libor. Il percorso: da ieri in vigore un esame obbligatorio per accedere alle trading rooms: ingresso consentito solo ai "più virtuosi".