Brevi di economia/finanza (Sole 24 Ore, 2 aprile 2013)

02.04.2013 06:47

- Generali, Effeti verso lo scioglimento. Il veicolo di Ferak e Fondazione Crt, che ha il 2,15% del Leone, è destinato a scomparire dopo il fallito tentativo di medazione per il rinnovo del board di Trieste. Oggi il listone Mediobanca per i 10 candidati al consiglio di amministrazione del gruppo assicurativo. I nodi da sciogliere: i soci veneti e l'ente devono ora dare mandato ai legali per la separazione. Resta da sciogliere il problema dei debiti.

- Per Bolloré ora gli utili arrivano dall'Africa. Dall'altra sponda del Mediterraneo l'80% dei ricavi del Gruppo cui fa capo il 6% di Mediobanca. Logistica e non solo: a Bolloré Africa Logistics il 12% del mercato contienetale dei container e 28 concessioni in ambito infrastrutturale. Gli addetti sono 25mila.

- La ripresa economica in Cina sostiene i consumi di petrolio. Cnpc si attende incrementi nell'import cinese. Al-Naimi: "In crescita l'export saudita".

- (Rame e oro) Rio Tinto, il progetto Oyu Tolgoi costerà più delle previsioni. La vicenda: l'operazione comincia a preoccupare il gruppo che, pur sicuro del successo del deal, ha modificato i piani originari di sviluppo.

- (Oro) Più acquisti dalla Turchia. In marzo la Turchia ha visto salire le proprie importazioni di oro a 18,26 tonnellate, contro le 17,34 dello stesso mese dell'anno precedente. Sono le stime rilasciate dall'Istanbul Gold Exchange che ha ricordato come nell'intero 2012 il Paese ha acquistato all'estero ben 120,78 tonnellate di metallo prezioso, sperimentando quindi un progresso di oltre il 50 per cento rispetto all'anno precedente.

- (Siderurgia) Sale la produzione in Ucraina. Tra gennaio e marzo l'Ucraina ha visto salire la produzione di acciaio a 8,32 milioni di tonnellate, l'1,6% in più dello stesso periodo dell'anno precedente. Da notare però che in marzo l'attività siderurgica del paese ha registrato una brusca frenata e l'output di acciaio è sceso da 2,91 a 2,88 milioni di tonnellate. Da ricordare inoltre che - secondo le stime dell'agenzia Ugkm - per l'intero 2012 gli impianti siderurgici ucraini hanno prodotto oltre 32 milioni di tonnellate di acciaio, il 6,6% in meno dell'anno precedente.

- (Rame) Debole in Giappone il settore cuprifero. Secondo le prime stime del settore, in Giappone la produzione di rame del secondo trimestre rischia di rallentare rispetto ai ritmi registrati nello stesso periodo dell'anno precedente a causa della debolezza dello yen. La domanda interna infatti stenta e recuperare terreno sull'onda anche dei disastri naturali (terremoti e tsunami) che hanno devastato il Paese nel marzo 2011 e danneggiato molti impianti nel nord dell'arcipelago. Nel dettaglio, nel periodo considerato, la produzione di rame della Sumitomo rischia di scendere del 6,4% a 204mila tonnellate, e quella della Mitsubishi del 6,8% a 155mila.

- M&A, timidi segnali di ripresa in Italia. Confermato il trend positivo di fine 2012, ma sul futuro pesa l'instabilità del quadro politico: a rischio l'interesse degli investitori. Nel primo trimestre chiuse 51 operazioni per un controvalore di 3,5 miliardi. Gli advisor: tra le banche spiccano Imi, Bnp Paribas e Lazard, per gli studi legali in testa Tremonti Vitali Romagnoli, Pirola e Gattai Minoli.

- Deal in frenata a livello globale: gli Usa non bastano. In tre mesi flessione del 23%.

- (Banche) La Turchia valuta l'Ipo di Ziraat. Il Governo turco si appresta a mettere in vendita, entro l'anno prossimo, circa un quarto delle azioni della Ziraat Bankasi, la maggiore banca statale del Paese. L'offerta pubblica iniziale si terrà nel 2014, sempre se le condizioni dei mercati internazionali saranno favorevoli. La Ziraat Bankasi, seconda banca della Turchia dopo la Is Bankasi, ha un patrimonio del valore di 162,9 miliardi di Lire turche. Nel 2012, il profitto netto è stato di 2,65 miliardi di TL, con un incremento del 26 per cento.

- L'India boccia Novartis. Sì all'anti-cancro low cost. Duro colpo al Glivec, il farmaco anti-leucemia più venduto dal colosso elvetico. Nuova Delhi non riconosce il brevetto svizzero. I costi: un mese di trattamento costa 1.900 dollari contro i 175 necessari per acquistare i farmaci equivalenti prodotti in India. Il precedente: altri big del settore come Roche e Pfizer sono impegnati nei tribinali locali per difendere la brevettabilità dei loro prodotti.

- Board Usa, la crisi non ferma i bonus. I compensi dei consiglieri aumentati fino al 60%. In testa Goldman Sachs.

- Tango bond, pronto il nuovo piano. Il Governo argentino propone una soluzione per chi non ha aderito alle offerte del 2005 e 2010. Evitato il default: la Corte Usa ha 90 giorni per esaminare l'offerta. La prospettiva: Buenos Aires vuole equiparare gli ultimi holdout, pari al 7% del totale, a coloro che hanno già sottoscritto l'intesa.

- Lehman, arriva la terza tranche di rimborsi. Con il pagamento in programma giovedì, restituiti in totale 46,9 miliardi di dollari. L'effetto sull'Italia: conclusa questa fase ora potranno partire i fondi destinati dalla controllata olandese ai risparmiatori italiani.

- Crack Finpart, ultimo atto. Agli obbligazionisti il 46%. Oggi l'assemblea dei bondholder di Cerruti Finance. La vicenda: grazie a un accordo di transazione stanno per entrare in cassa 18 milioni di euro pagati dalle banche.

- (Apple) L'ad Cook si scusa per i disservizi del gruppo in Cina. Apple chiede scusa. In una lettera firmata dall'ad Tim Cook, pubblicata sul sito cinese della società, Cupertino assicura che rivedrà molti aspetti delle proprie politiche di assistenza e servizio in Cina. Cook chiede scusa per le incomprensioni create da una scarsa comunicazione con i clienti, e assicura che la società rifletterà seriamente sui commenti recenti sulla sua policy di garanzia dei prodotti. La missiva fa seguito a due settimane di duri attacchi nei confronti di Apple in Cina, e punta a mettere fine alla pubblicità negativa che ne deriva in quello che è il suo secondo mercato dopo gli Usa. Da metà marzo Cupertino è stata accusata in Cina di aver contravvenuto ai periodi di garanzia, di aver adottato politiche di customer service che discriminano i clienti cinesi, di aver fornito risposte inadeguate e arroganti alle lamentele. Per Cook si tratta delle seconde scuse pubbliche (dopo quelle relative alle app sulle mappe), da quando ha assunto le redini di Apple.