Brevi di economia/finanza (Sole 24 Ore, 17 maggio 2013)

17.05.2013 06:25

- Mps, nuove perquisizioni tra Italia e Svizzera. Nel mirino degli inquirenti la "banda del 5%": nel registro degli indagati entra anche Roberto Villa, ex presidente di Richard Ginori. La Guardia di Finanza in uffici e abitazioni di Milano, Bologna, Ravenna, Roma e nel Canton Ticino. Riciclaggio internazionale: secondo gli inquirenti le attività illecite avrebbero permesso l'accumulo di un tesoro di oltre 10 milioni.

- Mps. La Fondazione dà il via al cambiamento. Dopo l'approvazione del nuovo statuto, il primo socio si prepara a scendere al 10-15%. La svolta: l'Ente ha abbassato da 16 a 14 il numero dei componenti della deputazione generale, togliendo il controllo dalle mani della politica locale.

- Rcs, Pesenti medita le dimissioni. Dopo 9 anni il patron di Italmobiliare potrebbe lasciare la presidenza dell'accordo parasociale pur rimanendo nel sindacato. Banche pronte a trattare sul piano. Colloqui con Intesa e Ubi. Il nuovo schema: l'obiettivo sarebbe quello di migliorare le condizioni della ristrutturazione per avere un impatto positivo sul pricing dell'aumento.

- Il fondo del Qatar entra in "Porta Nuova" a Milano. Rilevato il 40% del progetto immobiliare che vale oltre due miliardi. L'Emirato ha rilevato la quota di Hines Italia.

- Bpm cade in Borsa dopo il downgrade dell'agenzia Moody's. Timori sul capitale e sui crediti. I rischi prospettici: resta la preoccupazione per l'esposizione al settore immobiliare, nuovi rischi sull'esecuzione dell'aumento dopo il no al progetto Spa.

- Carige guarda a F2i per la quota Autofiori. Il fondo tra i potenziali acquirenti. Anima, Arca e Azimut in corsa per la Sgr. La road map: entro metà giugno si aprirà la data room. La Monica: "Con le cessioni puntiamo a evitare l'aumento di capitale".

- Derivati, riforma "soft" in Usa. Annacquata la legge Dodd-Frank che puntava a regolamentare il settore dominato da 5 big statunitensi. Vincono le pressioni delle banche: introdotti meno limiti agli strumenti. Le novità: buona parte dei trading dovrà in futuro essere eseguito su piattaforme regolamentate e non affidato a negoziati "privati".

- Banca Etica, c'è il diritto di recesso sull'aumento. Consob chiede più trasparenza nel supplemento al prospetto. Le tappe: l'operazione sul capitale è in corso da ottobre, arriva l'esposto dei soci sulla gestione e da marzo è in corso l'ispezione Bankitalia.

- Crack Deiulemar, parte la corsa degli obbligazionisti. La dichiarazione di fallimento della società di fatto. Le mosse dei 13mila: la sentenza del Tribunale era un passaggio indispensabile perchè i bondholder possano rivalersi sui beni personali dei responsabili del fallimento.

- Wgc: domanda di oro ai minimi da tre anni. Investimenti dimezzati. Il boom di monete e gioielli non contrasta la fuga dagli Etf. Anche Soros vende. Lingotto a 1.370 dollari.

- Platts di nuovo perquisita. "E' il prezzo della rilevanza". Indagine su benchmark sollecitata da azienda ungherese.

- Glencore Xstrata. Golpe degli azionisti: azzerato il board. Gli azionisti di Glencore Xstrata, con una sorta di golpe, hanno "licenziato" l'intero consiglio di amministrazione del gruppo nato dalla recente fusione tra una mineraria e uno dei maggiori trader di materie prime. Il presidente John Bnd, in particolare, che aveva sostenuto il tanto contestato piano di incentivi per trattenere i manager, è stato cacciato con la sfiducia dell'81% del capitale. Lui stesso ne ha dato comunicazione all'assemblea generale. Verrà sostituito ad interim da Tony Hayward, l'ex ceo Bp, che era già consigliere indipendente. A lui il compito di formare un comitato per le nomine, in attesa che venga trovato il definitivo successore di Bond.

- Alluminio. Alcoa chiuderà impianti in Canada. Alle prese con costi crescenti e prezzi dell'alluminio ai minimi da 4 anni, Alcoa ha annunciato che in agosto chiuderà definitivamente due linee di produzione, per un totale di 105mila tonnellate di capacità, nell'impianto canadese di Baie-Comeau, in Quebec. Il 1° maggio la società aveva annunciato che avrebbe valutato un'ulteriore riduzione della capacità per 460mila tonn.

- L'export italiano frena nella Ue. La domanda debole porta le vendite in rosso a marzo e nel trimestre (prima volta dal 2009). Acquisti dalla Germania giù del 10%, calo del 7% verso la Francia. La debolezza europea condiziona il made in Italy: a marzo l'export ha accusato un calo del 6% su base annua, in rosso per la prima volta dal 2009 il bilancio nel trimestre. Le vendite verso la Ue arretrano del 9,9%: male Germania (-10%) e Francia (-7%). Tra i settori tengono solo farmaceutica e alimentare. Giù anche l'import: -10,6%.

- Il made in Germany sta peggio. Nel primo trimestre 2013 le esportazioni italiane sono diminuite in valore dello 0,7% rispetto al primo trimestre 2012, pur conservando ancora una buona crescita sui mercati extra--Ue (+5%). La Germania, però, ha fatto peggio. Il suo export, infatti, è calato dell'1,2%, trascinato verso il basso dalla crisi europea. Il solo import italiano di autoveicoli tedeschi è precipitato del 28%, dopo essere già fortemente diminuito nel 2012.

- L'Abenomics ha già vinto: il Pil giapponese accelera. Nel primo trimestre crescita annualizzata del 3,5%. La ripresa: l'economia migliora e la manovra di sostegno deve ancora far sentire tutti i suoi effetti. Lo yen debole aiuta l'export.