(Bolivia) Migliaia i siti archeologici dimenticati dallo Stato (Misna)

17.07.2013 09:10

Sarebbero addirittura almeno 30.000 i siti archeologici disseminati sul territorio della Bolivia – a fronte dei 3000 riconosciuti – che, tuttavia, non sono stati ancora valorizzati a fronte del poco o nullo contributo dello Stato: ad affermarlo, lo studioso boliviano José Luis Paz, fra gli organizzatori di un incotnro internazionale di archeologia che riunirà fino a venerdì a La Paz esperti statunitensi, greci, italiani e giapponesi.

Per Pas, responsabile del Laboratorio de Lítica de la Universidad Mayor de San Andrés (Umsa), in quanto a patrimonio archeologico la Bolivia non sarebbe da meno al vicino Perù. A impedire lo sviluppo di questo settore, dunque, sarebbe stata sinora solo la mancanza di finanziamenti.

Lo Stato peruviano, a detta dell’esperto, investe milioni di dollari per la tutela e la manutenzione dei suoi siti che gli tornano indietro grazie a un intenso flusso turistico. La Bolivia, invece,“non ha una politica statale che protegga i siti, che dia incentivi per lavorare a medio e lungo termine, pur avendo una ricchezza uguale a quella del Perù”.

L’area archeologica più conosciuta della Bolivia è quella di Tiahuanaco, vicino La Paz, culla di un’antica civiltà preispanica. Ma anche in questo caso, i finanziamenti scarseggiano e la crisi globale ha inciso sulla riduzione dei fondi che la cooperazione internazionale destinava a progetti archeologici nel paese andino.