Arrestata in Messico Elba Gordillo, capo del sindacato dei docenti (Alfonso Fasano, Meridiani, 6 marzo 2013)
Il sindacato degli insegnanti messicani, il più corposo dell’America Latina, è scosso da uno scandalo. Secondo le accuse della Procuraduría General de la República (Pgr), Elba Esther Gordillo, rappresentante sindacale degli insegnanti in Messico (Snte), si sarebbe appropriata indebitamente di oltre 200 milioni di dollari di finanziamento pubblico.
Gordillo, tra le più potenti dirigenti sindacali del paese, è stata arrestata martedì 27 febbraio nell’aeroporto di Toluca, mentre rientrava da San Diego a bordo del suo aereo privato. Le accuse a carico della Maestra, così è soprannominata Gordillo in Messico, sono pesantissime: appropriazione indebita, riciclaggio di denaro sporco e associazione a delinquere. L’arresto della Maestra è arrivato il giorno dopo che il presidente messicano Peña Nieto aveva dato il via libera alla riforma del sistema educativo, alla quale Gordillo si opponeva ferocemente. La riforma riorganizza la carriera del docente, introduce un sistema di valutazione dei professori e un censimento del corpo docente.
Elba Esther Gordillo era anche dirigente di un partito politico messicano, Nuova alleanza (Panal), che aveva fondato dopo essere uscita nel 2003 dal partito della Rivoluzione istituzionale (Pri) di cui era stata deputata e senatrice e di cui fa parte l’attuale presidente messicano Peña Nieto. Il potere della Maestra aveva toccato l’apice nel 2006, quando il contributo del Panal e del Snte furono fondamentali per l’elezione del presidente Felipe Calderón. Una vittoria arrivata sul filo di lana, (Calderón fu eletto presidente con uno scarto dello 0,56% dei voti) che permise alla Gordillo di poter esercitare un’elevata influenza sul presidente.
Con l’elezione di Peña Nieto e il ritorno al potere del Pri il vento per la Gordillo è cambiato. Le prime avvisaglie c’erano state nel dicembre del 2012, quando Peña Nieto aveva lanciato il Pacto por México, una serie di misure per modernizzare il paese tra le quali campeggiava la riforma scolastica.
«La base per la trasformazione del Messico è l’educazione», aveva detto per l’occasione il presidente messicano «e il nostro obiettivo è il recupero da parte dello Stato del sistema educativo, che oggi è in pratica sotto sequestro dei sindacati». Il Messico è il secondo paese per spese in educazione a livello mondiale, ma occupa l’ultimo posto nella classifica del Programme for International Student Assessment dell’Organizzazione per la cooperazione e sviluppo economico (Osce). Gordillo è stata da più parti indicata come responsabile di questo risultato poco brillante, ma nonostante questo era stata rieletta alla guida del Snte fino al 2018 senza un voto contrario.
Il suo arresto è un monito che il presidente Peña Nieto ha voluto lanciare ai suoi detrattori, interpretato in Messico come volontà di riaffermare il potere presidenziale per portare avanti il cambiamento promesso. Gordillo era a capo del sindacato dal 1989 e la riforma del sistema scolastico sarebbe stata ritenuta poco credibile fino a che la Maestra fosse rimasta al suo posto.
Si racconta che nel 2003, durante la disputa che l’avrebbe portata fuori dal Pri, Gordillo chiese sarcasticamente a un suo collega che le si opponeva che cosa volesse scritto sul suo epitaffio. Quel collega di partito era Emilio Chuayffet, attuale ministro dell’educazione nel governo di Peña Nieto.