Aggiornamenti quotidiani dalla stampa italiana 3 (15 dicembre 2013)

15.12.2013 08:35

- Il big del risparmio che conquista il mondo. Chi c'è dietro la scalata americana in Telecom. "Noi siamo azionisti stabili da tempo, in Telecom Italia. I titioli del gruppo hanno oggi una valutazione di Borsa molto attraente. Investire sui listini azionari comporta dei rischi, ma Telecom resta un titolo interessante". Contravvenendo alla politica del rigoroso silenzio che contraddistingue Blackrock, lo scorso ottobre Mike Trudel (managing director del colosso mondiale del risparmio) aveva deciso di sbottonarsi un pò in un'intervista al Sole 24 Ore: lasciò intendere che Blackrock comprava azioni Telecom Italia perchè le riteneva "attraenti". Insomma: nessun doppio fine, solo puro spirito d'investimento. In quei giorni la società di gestione più grande del mondo stava salendo fino a superare il 5% del capitale di Telecom. Ora che Blackrock ha addirittura varcato la soglia del 10%, qualche sospetto però può venire. Il colosso Usa mantiene un rigoroso riserbo sul tema. In via ufficiale, nel documento depositato presso le Autorità di Vigilanza Usa, Blackrock ribadisce sostanzialmente il concetto espresso ad ottobre da Mike Trudel: "Le azioni sono state comprate per la normale attività, non per cambiare o influenzare il controllo del gruppo (Telecom)". Eppure a Piazza Affari i dubbi crescono. Le dietrologie anche. Una cosa è certa: per Blackrock comprare il 10% di Telecom Italia è come acquistare noccioline. Il gruppo fondato 25 anni fa da Larry Fink ha infatti attualmente in gestione ben 4.100 miliardi di dollari: da solo, insomma, manovra sui mercati globali una quantità di denaro pari a oltre 2 volte il Pil italiano. Questo fa di Blackrock il fondo più grande del mondo. E anche il maggior azionista e obbligazionista di moltissime società di tutto il globo: Blackrock ha infatti una quota in azioni o in obbligazioni di praticamente tutte le maggiori società del mondo. E anche in Italia (basti citare il 10% in Telecom o il 5,02% in Atlantia) il super-fondo ha messo più di un piede. E questo è il problema. A prescindere da quale ruolo voglia tenere nella battaglia su Telecom Italia (è veramente un azionista neutrale oppure fa la sponda a Telefonica ?), le sue dimensioni gigantesche rendono comunque Blackrock il più grande "burattinaio" sui mercati finanziari. Perché la società non solo manovra 4.100 miliardi di dollari in proprio (erano 600 miliardi in meno a inizio 2012), ma vende il suo software di gestione dei rischi a centinaia di altri fondi in tutto il mondo. Insomma le modalità di gestione dei rischi di Blackrock vanno a influenzare un totale di 15mila miliardi di dollari che sono investiti su tutti i mercati. Ovvio che questa concentrazione di potere, anche senza volerlo, può creare distorsioni sui mercati. Con le sue decisioni, Blackrock potrebbe potenzialmente influenzare in maniera decisiva non solo la vita di una società come Telecom, ma anche quella di interi Stati. (Morya Longo, Il Sole 24 Ore, 15 dicembre 2013)

- L'Irlanda riparte con 1.200 nuovi occupati alla settimana. Dublino cammino da sola: "Siamo il primo Paese dell'Eurozona ad uscire dal programma di aiuti. Un risultato positivo per tutta l'Unione". (...) (Eamon Gilmore, Il Sole 24 Ore, 15 dicembre 2013)

- "Putin dispiega missili alle porte della Ue". Secondo le rivelazioni del quotidiano tedesco Bild, che cita "fonti di sicurezza", Mosca avrebbe già risposto allo scudo antimissilistico Usa in Europa dispiegando "negli ultimi 12 mesi" un "numero a due cifre" di batterie di missili a corto raggio alla frontiera con la Ue: nell'enclave russa di Kaliningrad, tra Polonia e Lituania, e lungo il confine con i Paesi Baltici. "Putin schiera missili per testate atomiche" è il titolo del giornale. "Ritorna la guerra fredda ?" chiede il sottotitolo. Una mossa documentata da "immagini satellitari riservate", di cui non è precisata né la provenienza né la data. Si tratterebbe degli Iskander M (gli SS-26 Stone, nel codice Nato), missili dotabili sia di cariche convenzionali che nucleari, con una gittata massima di circa 500 chilometri, sufficiente quindi a colpire Berlino (la distanza in linea d'aria è di 527 chilometri). Secondo la Bild, la Russia avrebbe quindi attuato una minaccia che aveva formulato da tempo come reazione al progetto di scudo anti missile americano, concepito come difesa da eventuali attacchi da Iran e Corea del Nord ma considerato da Mosca come un vulnus alla propria sicurezza e all'equilibrio strategico, (Il Sole 24 Ore, 15 dicembre 2013)