In giro per il mondo (Misna, 25 marzo 2013)

25.03.2013 17:40

(Zimbabwe) UE ALLEGERISCE SANZIONI DOPO REFERENDUM “CREDIBILE”

L’Unione Europea ha annunciato oggi l’allagerimento delle sanzioni adottate sin dal 2002 nei confronti dello Zimbabwe, motivando la decisione con lo svolgimento di un referendum “pacifico, corretto e credibile”.

In una nota diffusa a Bruxelles, l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione Europea Catherine Ashton ha comunicato che le sanzioni sono revocate nei confronti di “81 individui e otto entità”. Secondo l’edizione online del quotidiano di Harare The Herald, misure restrittive restano in vigore nei confronti del presidente Robert Mugabe e di nove suoi collaboratori. Le “entità” ancora oggetto di sanzioni sarebbero la società mineraria Zimbabwe Mining Development Corporation (Zmdc) e l’azienda di difesa Zim Defence Industry (Zdi).

Le sanzioni prevedono congelamenti di conti bancari all’estero nonché divieti alla sottoscrizione di contratti e alla concessione di visti di viaggio. Il 16 marzo, i cittadini dello Zimbabwe hanno approvato a larga maggioranza una nuova Costituzione che dovrebbe consentire al paese di tornare al voto dopo le elezioni contestate e le violenze del 2008.

(Centrafrica) L’UNIONE AFRICANA SOSPENDE BANGUI

Sospensione della partecipazione della Repubblica Centrafricana a tutte le sue attività e sanzioni nei confronti dei comandanti dei ribelli: sono le misure adottate dall’Unione Africana dopo la caduta di Bangui e la fuga, in Camerun, del presidente François Bozizé.

La sospensione della Repubblica Centrafricana e le sanzioni nei confronti dei comandanti della coalizione Seleka sono state decise durante una riunione del Consiglio per la pace e la sicurezza che si è tenuta oggi ad Addis Abeba. Le misure erano state preannunciate ieri dalla presidente della Commissione dell’UA. “In caso di cambiamenti di governo anticostituzionali – aveva sottolineato Nkosazana Dlamini-Zuma – lo statuto dell’Unione Africana prevede la sospensione del paese dalle attività dell’organismo, il completo isolamento dei responsabili e l’adozione di sanzioni nei loro confronti”. Il capo dei ribelli Michel Djotodia e i suoi collaboratori saranno sottoposti a misure che vanno dal congelamento di eventuali conti all’estero a divieti relativi alla concessione di visti di viaggio.

A prendere posizione rispetto agli sviluppi politici di Bangui sono stati nelle ultime ore diversi paesi. Il governo di Parigi, impegnato a garantire la sicurezza di 1200 francesi che si trovano nella Repubblica Centrafricana, ha in particolare rivolto un appello affinché “cessino i saccheggi e l’ordine sia ristabilito in tempi rapidi”. Le ultime novità riguardano la fuga di Bozizé. Il suo arrivo in Camerun, “in attesa di partire verso un altro paese pronto ad accoglierlo”, è stato reso noto attraverso un comunicato dalla presidenza di Yaoundé.